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Quando Dal 11 Aprile 2017 alle 17:00 al 11 Aprile 2017 alle 17:00
Luogo Sala Napoleonica di Palazzo Greppi
Indirizzo Via Sant'Antonio, 12, 20122 Milano, Italia

Gli incontri a ingresso libero organizzati dall’Associazione Elda Cerchiari Necchi dal titolo “POLIEDRICO ITINERARIO” proseguono con una serie di appuntamenti ideati in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli Studi di Milano.

Curati da Stefano Allovio e Chiara Rosati, saranno dedicati alle connessioni tra Creatività e Antropologia e si terranno alle ore 17 presso una prestigiosa sede dell’Ateneo milanese: Palazzo Greppi, via Sant’Antonio 12.

Nel terzo e ultimo appuntamento dal titolo “Tatuaggi artefatti e giardini”, che si tiene l’11 aprile alle ore 17 – l'antropologo Adriano Favole ci fa scoprire, attraverso la narrazione di alcuni eventi storici accaduti in Polinesia ai tempi dell'arrivo dei primi missionari, oggetti e pratiche che si prestano a diventare come dei "ponti" tra culture diverse e altri che si ritagliano invece spazi di "protezione" e intimità.

Le culture sono al contempo spazi di condivisione e di intimità. La conoscenza e la conseguente valorizzazione dei patrimoni culturali locali non possono prescindere dunque da un profondo rispetto per il senso profondo dell’oggetto osservato e da come localmente si pensano i patrimoni.

Non sempre il nostro punto di vista coincide con quello adottato in altre culture e non sempre l’originalità delle forme creative è dovuta a un processo spontaneo.

Pensiamo, per esempio, al gusto e alla curiosità per materiali “esotici” in epoca coloniale, che hanno influenzato il mercato locale sulla base delle richieste di collezionisti e musei europei. Condividere si è spesso tradotto in un semplice “portare altrove”, quindi fuori dal proprio contesto.

In questi incontri scopriamo aspetti che non ci saremmo aspettati, imparando a declinare in modo diverso i concetti di creazione, distruzione e condivisione.

In molte società risulta complesso fare distinzioni tra beni naturali e culturali, tra artefatti dotati di materialità e beni immateriali. Le stesse pratiche distruttive potrebbero essere culturalmente significative e la creazione pensata come un processo continuo e mai finito.

Visto dalla prospettiva dell’antropologo, insomma, il campo della creatività è estremamente complesso e difficilmente si presta all’applicazione univoca di nozioni quali “autenticità”, “originalità culturale”, “patrimonio da conservare”.

Dal punto di vista della storia dell’arte occidentale - che ci illustra Elda Cerchiari Necchi con brevi, ma illuminanti interventi - si creano molti agganci a sorpresa tra creazioni e loro significati, fondamentali nell’attuale clima di globalizzazione.

Adriano Favole insegna Antropologia culturale all’Università di Torino. E’ studioso della società dell’Oceania e collabora con l’inserto “La Lettura” del “Corriere della Sera”. Fra le sue ultime opere: La bussola dell’antropologo. Orientarsi in un mare di culture, Laterza, Roma-Bari, 2015.

Chi organizza Associazione culturale Elda Cerchiari Necchi
Partecipanti Ingresso libero
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