L'agenda ritrovata

Ci sono momenti del nostro recente passato che non possiamo/dobbiamo dimenticare....

In un caldo pomeriggio d'estate del 1992, pochi istanti di terrore, sono bastati a “spazzare via” la vita di un uomo e magistrato esemplare che aveva fatto della lotta alla mafia una delle sue ragioni di vita.

Io, all'epoca dei fatti, ero una giovane donna che, ora come allora, faceva e fa fatica a capire il linguaggio della violenza.... Quel giorno, ascoltando il telegiornale, ho sentito dolore per la perdita di Paolo Borsellino.... era come se fosse morto un mio amico, un mio conoscente.... ricordo, come fosse ieri, che quel giorno ho pianto....

Credo che per molti che, come me, erano giovani, quegli anni tragici abbiano contribuito a toglierci prima la nostra spensieratezza ma, nel contempo, ci hanno dato la consapevolezza che la cosa peggiore che, dal giorno dopo, potevamo fare, era continuare a vivere come se niente fosse successo.... Ho sentito il dovere di raccontare, a chi era più giovane di me, cosa poteva e, purtroppo, può ancora capitare ad alcune persone che vogliono semplicemente fare bene il proprio lavoro, perchè la memoria di uomini così possa restare sempre viva.....


In occasione dei 25 anni dalla morte di Paolo Borsellino, Bollate racconterà ciò che è successo cercando di far riflettere su legalità, giustizia e lotta alla mafia sulle ruote di una bicicletta, portando da Milano a Palermo un libro rosso per testimoniare che c'è un Paese che non ha dimenticato...