Elisabetta Carmignani

Perché mi candido

Milano è peggiorata? Migliorata? Non saprei dirlo, di certo è una città difficile che richiede doti fisiche , mentali, morali speciali. Ognuno di noi ha la giornata fatta di incombenze, responsabilità e una quota di tempo libero: ma quanta energia, sopportazione, motivazione sono necessarie per portare a termine la nostra quotidianità?

Troppe volte mi sono chiesta come non possano i nostri Amministratori sapere come viviamo e a quali difficoltà siamo chiamati .

Siamo di corsa i mezzi non passano, siamo in regola ma dobbiamo perdere ore a dimostrare ad Enti , Uffici , Ispettorati che nulla dobbiamo ( da debitori ci lasciano qualche manciata di giorni per pagare, siamo in credito e dobbiamo aspettare anni per riscuotere),  ci impongono misure mistificandone i benefici e poi si rivelano onerose , costose e per giunta inefficaci ma dobbiamo subirle ugualmente, ci si occupa delle fasce deboli lasciando anziani e bambini al freddo in inverno e sull'asfalto rovente d'estate ignorando il loro diritto alla mobilità: Periodicamente leggiamo degli scandali delle case popolari, se il problema si ripropone mi chiedo quale difficoltà ne impedisce la soluzione fin dall'origine. Mi chiedo perchè non vi sia il modo di concludere i lavori inziati, perchè le lungaggini dei caniteri aperti non possono essere monitorate? Perchè non coinvolgere i giovani direttamente nella realizzazione di progetti per la città. Non sarebbe ora di assegnare incarichi e ruoli solo per meriti e competenze, e non per logica  politica?  Chi controlla chi deve controllare? Perchè non seguire una ricerca "ecologica" delle soluzioni attraverso il RI USO, vale a dire importare soluzioni che già funzionano altrove senza sprecare tempo e denaro a impiantarne una da zero, così come esportarne di nostre e magari ottenerne dei benefici pure finanziari.

Perchè il bilancio del Comune è per gli addetti ai lavori quando si tratta del nostro denaro di cui l'Amministrazione dispone?

Mi candido perchè il parere dei veri destinatari dell'Amministrazione Pubblica ,ossia noi cittadini, è tra gli strumenti necessari per orientare le scelte, mi candido perchè vorrei contribuire ad applicare principi di reciprocità ed equità nei diritti e nei doveri, perchè vorrei dare valore e voce all'opinione pubblica, perchè noi cittadini si possa incidere sulle questioni di nostro interesse e soprattutto perchè l'Amministrazione deve amministrare e non essere un centro di potere E' il momento ormai di chiudere un rapporto di sudditanza e dare inizio ad una diversa interpretazione della Cosa Pubblica, a cominciare da Milano.

Altre informazioni

Sono nata e cresciuta a Milano dove ho compiuto gli studi. Ho inizato a lavorare mentre ero ancora all'università seguendo un percorso professionale presso grandi aziende e gruppi italiani e multinazionali nell'area Personale e Organizzazione. Per circa vent'anni sono stata dipendente, da  13 sono libera professionista consulente associata e continuo ad occuparmi di Risorse Umane.

Ho vissuto  2 anni a Berlino, e per altri 2 anni , a fasi alterne,  a Roma e a Washington. Ho viaggiato per mezzo mondo e ancora  cerco di farlo:  sono stata bene ovunque,  in Paesi remoti, diversi , alcuni quasi  pericolosi.

Nel mio tempo libero frequento un laboratorio teatrale sotto la guida di Roberto Cajafa, sperimentando, oltre alla recitazione,  le contraddizioni che male regolano nella nostra città i rapporti con la cultura.

Mi dedico al volontariato attraverso Seneca seguendo gruppi di anziani  e per tale esperienza posso parlare con cognizione di causa di tematiche relative all'assistenza, all'impegno delle associazioni, e citate per ultime ma forse più importanti alle istanze e desiderata dei nostri concittadini nati qualche anno prima di me.

Non ho mai fatto politica ma mi sono data sempre da fare quando ho potuto.

Sono stata in consiglio di zona 1 , ho partecipato alla costituzione delle prime associazioni di via, e per mia natura essendo priva di pregiudizi mi batto per le giuste cause indipendentemente dalle questioni ideologiche ( vedi piazza pulita contro il mostro di piazza Piemonte).

La formula delle mie aspettative è meno divieti e più soluzioni