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A cosa mi candido

Consigliere Comunale

E-mail

atomo.tinelli@gmail.com

Liste elettorali

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Liste elettorali

Sinistra Ecologia Libertà con Vendola

Perché mi candido

Davide Atomo Tinelli

Nato a milano 8 marzo 1965 e da allora ci vivo con periodi d'amore e altri di disincanto. Faccio graffiti per dare colore e calore alla fretta milanese, organizzo incontri tra artisti, congiungo tubi e riparo rubinetti, gioco a fare teatro e lavoro in A2A dal 1984. Dal 1993 al 2006 sono stato consigliere comunale per Rifondazione comunista. Sono pratico e vedo nella politica la via per migliorare la città. Mi piace la vita, amo gli orti, i boschi e le grigliate, con degli amici ho aperto un'osteria, sono autodidatta e credo fermamente nella forza di milano. Questa città necessita solo di un po' più di amore e orgoglio che ha smarrito in questi anni.

Altre informazioni

MILANO SI PUO'

Tornare a sorridere e riempirsi d'orgoglio quando si dice Abito a milano.
Pensare che la tua città sia di nuovo quella macchina di cultura e arti diffuse che ti stupisce per la sua creatività.
Che anche gli anziani ci possano vivere e i giovani la smettano di allontanarsi.
Dove essere giovani non venga considerato u ulteriore fastidio ma un prezioso stimolo.
Dove la musica sia considerata cultura e non pericolosa eversione.
che offra una vita decorosa, remuneri il lavoro e permetta di affittare casa.
Che i giardini non siano rotatorie per auto con sotto un mega parcheggio ma parchetti con campi da calcio, da basket o da skateboard.
Che i suoi luoghi più belli, come i navigli, siano accessibili e socievoli e non cantieri per cartelloni pubblicitari.
Che i suoi nuovi quartieri non siano ghetti per centri commerciali ma luoghi di vita, lavoro e socialità con scuole e negozi, piazze e piste ciclabili (vere).
Che le metro possano davvero essere il mezzo più comodo, rapido e capillare per  muoversi e stiano aperte fino alle h. 02.00 ricominciando il servizio alle h. 05.00 come nel resto d'europa.
Che le associazioni e le cooperative del sociale, dell'aiuto all'integrazione, alla mediazione culturale, al recupero siano valorizzate ed apprezzate più di 10.000 telecamere.
Che i luoghi di svago di bambini e anziani non abbiano bisogno di essere recintati come quelli per i cani.
Dove un fine settimana di sole sia occasione per respirare e passeggiare senza fretta e scoprire gli angoli sconosciuti della città, non l'atteso bel tempo per scappare dal caos.
Dove andare in bicicletta sia facile come in ogni altra città e non una prova di sopravvivenza.
Dove chi ha difficoltà motorie o anche semplicemente un passeggino da spingere non sia costretto ad un percorso ad ostacoli.
Che il bene comunque sia ben gestito e non utilizzato e svenduto per mettere una pezza economica ad errori di bilancio.
Dove le multe non siano un facile metodo per fare cassa ma una forma di educazione civica.
Dove l'acqua sia dei cittadini ed il wi-fi accessibile a tutti.
Dove non si utilizzino tragedie umane per impaurire la gente, emettere ordinanze anacronistiche e obbligare interi quartieri al coprifuoco.
Dove la collera e la nevrosi del caos siano sostituite dallo spontaneo salutare la gente per strada, perchè la vita è migliore per tutti e le difficoltà le si lascia al passato.

Allegati (4)

La città che vorrei

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Cantieri eterni

intervista sui graffiti