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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 24-09-2010 alle 12:50

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/politica/10_settembre_24/candidati-primarie-centrosinistra-michele-sacerdoti-1703824421665.shtml

quarto nome accanto a Boeri, Onida e Pisapia

Michele Sacerdoti si candida alle primarie

«Milano ha bisogno di una grande svolta ambientale». Campagna low cost in bicicletta e sui mezzi

Ai tre candidati alle primarie del centrosinistra per le Comunali - Stefano Boeri, Valerio Onida e Giuliano Pisapia - se ne è aggiunto giovedì un quarto, Michele Sacerdoti. Il messaggio è apparso sul suo blog e sul sito creato ad hoc www.sacerdotiamamilano.it. «Cari amici e amiche, è un onore poter presentare la mia candidatura alle primarie, buon ultimo ma "just in time", come mi ha detto una volta uno sciamano americano. Perché mi candido? Perché mi occupo da venti anni dei problemi della città lavorando con i comitati ed i singoli cittadini e quindi ho tutte le conoscenze necessarie», scrive Sacerdoti, aggiungendo che «Milano ha bisogno di una grande svolta ambientale» e quindi di un candidato «autenticamente ambientalista»

IL PROGRAMMA - Sacerdoti sottolinea inoltre la necessità di «amalgamare le varie etnie nell'ambito di comuni diritti e doveri, gestire le trasformazioni urbane in un modo condiviso da tutti quelli che vi abitano, tutelare i deboli, assicurare un futuro ai giovani che non devono emigrare, aumentare il benessere complessivo della città in tutti gli ambiti». E ancora, in tempi di crisi, di «evitare gli sprechi» e «chiedere di più a chi approfitta dell'aumento del valore dei terreni dovuto agli investimenti pubblici: strade, mezzi pubblici, servizi». Il candidato ambientalista farà una campagna low cost: si muoverà in bicicletta e con i mezzi pubblici e non berrà acqua minerale, userà la carta al minimo, possibilmente riciclata.

L'INDAGINE - In vista delle elezioni comunali, Fondazione RCM ha realizzato con SWG srl un'indagine sulla figura del nuovo sindaco, e si propone di avviare un dibattito in cui i cittadini possano informarsi, confrontarsi ed avanzare punti di vista e proposte in preparazione dell'importante appuntamento elettorale del 2011. Il sito è www.comunalimilano2011.it.

Redazione online
24 settembre 2010


Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/09/24/news/onida_serve_pi_integrazione_cos_milano_vincer_la_sua_paura-7405183/


VERSO LE PRIMARIE

Onida: "Serve più integrazione
così Milano vincerà la sua paura"

Il giurista raccoglie la sfida dei giovani che hanno presentato le loro richieste ai candidati
"Un Comune ha il dovere di mobilitare risorse che andranno destinate all'housing sociale"
di VALERIO ONIDA

Cara Martina, cara Eleonora e cari tutti che sperate di trovare casa a Milano, caro Roberto e voi che avete voglia di studiare e di ricercare, caro Umberto, caro Mauro (e cari tutti che maneggiate Internet così bene: che invidia!), queste sono le mie risposte alle vostre domande.

Leggi gli interventi di Martina, Eleonora, Roberto, Umberto e Mauro / Le risposte di Stefano Boeri / Le risposte di Giuliano Pisapia

LA VIVIBILITA' (Milano può chiudere a mezzanotte? E' giusto che i mezzi pubblici si fermino di notte e che vi sia il divieto di alcol per i minori di 16 anni?). Martina ha scritto che “usare solo il bastone non serve”, ed è esattissimo. Il controllo delle strade, dei luoghi pubblici (anche le discoteche della droga per i vip) è necessario e va realizzato. Ma una città sicura è anzitutto una città in cui tutti (anche l’Amministrazione) lavorino non per amplificare le paure, ma per ricostruire e favorire relazioni, e dunque non sia più vero che “non puoi contare su nessuno”. La parola magica è integrazione. Poi, talvolta, non occorrono neanche mezzi straordinari o ordinanze d’urgenza, che sembrano farci vivere in un perenne stato di eccezione. Magari basta un lampione più potente, un vigile in più per la strada, più controllo sul terreno. Naturalmente più luoghi di incontro diffusi in tutta la città. L’occhio dell’Amministrazione sulla città e sul suo territorio. Un occhio benevolo, amico, che fa anche “capire i motivi” degli interventi che si attuano.

LA CASA (Che fare contro gli affitti esorbitanti? Va bene dare a canoni agevolati gli edifici comunali sfitti per combattere il caro casa?). Eleonora, tu hai toccato un tasto nevralgico, anzi due. Il primo è quello degli affitti in nero. Una città civile non lavora e non guadagna in nero. Il pubblico deve evidentemente fare la sua parte, ma combattere questa piaga è compito di tutti. Il secondo è quello di un’edilizia residenziale che moltiplica l’offerta di alloggi e locali a carissimo prezzo, ma non offre prezzi accessibili alle normali giovani coppie che vogliono mettere su casa. Da sindaco comincerei anch’io con un censimento degli alloggi, e continuerei con la mobilitazione di risorse per quello che oggi, con termine moderno, si chiama housing sociale, ma che vuol dire semplicemente una casa per tutti.

LA RICERCA (Come ovviare alla distonia fra il percorso formativo della scuola e il mondo del lavoro? Come attrarre più studenti dall'estero?). Non è del tutto vero, forse, che le nostre università e i nostri centri di ricerca manchino di prestigio e di appeal. Però, progredire in questo campo è cruciale. Quanto al mondo delle imprese, se preferiscono un neolaureato senza arte né parte a un dottore di ricerca i casi sono due: o il neolaureato è più bravo del Phd nel fare ciò che serve all’impresa, e allora bisognerà rivedere i curricula di formazione; oppure l’impresa vuole semplicemente pagare una miseria, e allora è l’impresa che è miope, non investe sul proprio futuro. La politica deve aiutare i centri di ricerca rispettandone l’autonomia, e incentivare le imprese a investire in ricerca e sviluppo. Le risorse? Usare bene i soldi di tutti, che non sono i proventi di un settore pubblico che “mette le mani nelle tasche degli italiani”, ma le risorse collettive da amministrare oculatamente (non “facendo cassa” con i derivati).

LA CULTURA (Mancano spazi per i giovani esordienti. Dopo il Piccolo e la Scala cosa c'è? La città si è inaridita dal punto di vista culturale?). È vero che troppo spesso sembra che «conti di più la confezione del contenuto». Ma chi ci riduce così? Forse anche una città che è sempre «più centro commerciale e meno ambiente», cioè il contrario di quella che vuoi tu caro Umberto (e voglio anch’io). Ho letto che in corso Vittorio Emanuele chiuderanno dei cinema e apriranno dei megastores. Perché? Domandiamocelo insieme. Magari troveremo una risposta non dettata dal brutale prevalere di interessi economici. È il marketing, bellezza! Ma non ci dobbiamo rassegnare.

L'INNOVAZIONE (Come garantire a tutti la banda larga? Come rendere tecnologicamente più accessibili e trasparenti gli uffici comunali?). L’idea che tu, Mauro, caldeggi della città connessa wireless è giustissima, è stata già studiata da qualcuno (www.changemilano.it) ed è da attuare. Quanto alle biblioteche, ti ricordo che a Milano c’è un progetto di Biblioteca europea anche digitale, già pronto per essere realizzato sull’area di Porta Vittoria. Ora si sente dire che potrebbe essere abbandonato, perché il governo non darebbe i 265 milioni preventivati a suo carico. Ma ti pare che Milano, con tutte le sue risorse, possa rinunciare a un progetto del genere per colpa dei tagli di Tremonti? Io, se fossi sindaco (anzi: quando sarò sindaco) metterei (anzi: metterò) questo obiettivo fra quelli irrinunciabili.

(24 settembre 2010)

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