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Inviato da avatar Marco Righini il 21-12-2012 alle 11:13

A nome di Roberto Gariboldi, socio del Comitato Salvaguardia Ambiente e Cultura e coautore del libro Milano Expo 2015 per Petrarca, pubblico il seguente scritto. MAR

 

Abbasso la cultura

Mi sono convinto! La maggioranza che governa la zona 7 ha ragione! Chi ce lo fa fare di ricordare Francesco Petrarca, chi se ne frega se è stato alla Cascina Linterno, il luogo è così bello che vale la pena sacrificarlo per speculazioni edilizie che sicuramente saranno più utili e remunerative, cosa ci importa della cultura, siamo nel 2012, in un’epoca tecnologica, e di quello che è passato possiamo anche scordacene!!

Mi sento come rinato, passo dalla parte di questi piccoli satrapi di periferia che sicuramente avranno delle idee innovative, e poi chi è questo Petrarca? Un pericoloso ricercato? Un brigatista rosso non pentito? Un aderente alla mafia, alla camorra o alla corona unita? Un politico corrotto con la ‘ndrangheta? Uno stupratore seriale? Spero vivamente che rientri in una di queste categorie, così almeno avrà qualcosa di interessante da raccontare, perché qualche ingenuo passatista sostiene che fosse un poeta, che barba! Mi associo alla consigliera Tagliaferri che quasi quasi mette in dubbio persino la sua esistenza, lei sì che ha posizioni interessanti e stimolanti, il suo odio petrarchesco mi affascina ed è così virulento che sembra nascondere chissà quali strani segreti, io amo i segreti e mi piacerebbe veramente conoscerli.

Signori abbattiamo la Cascina Linterno e costruiamo un condominio di lusso, almeno così si fanno i soldi, la cultura è solo un costo e non a tutti interessa e poi la capiscono in pochi, chiedo di poter entrare nella vostra “banda” e cambiare gioco, che palla studiare e ricercare, togliamoci dai piedi questo fardello, in fondo sono solo vecchi mattoni.

Ammetto di essermi schierato dalla parte sbagliata, se riflettevo prima potevo evitarmi un sacco di problemi e a quest’ora sarei osannato da questi personaggi per le mie “luminose idee”.

E invece mi sveglio (forse ieri sera ho mangiato pesante) e mi scopro il solito cattivo elemento, piuttosto tignoso, come certi cani bassotti che quando mordono alla caviglia non mollano la presa, questo retropensiero non mi è mai passato per la mente, è stato solo un incubo, quello che ho scritto più sopra diventa solo un’ironica presa in giro di quei consiglieri, che si sono resi autori della nefanda delibera contro la pubblicazione dell’opuscolo  del CSA su Petrarca e la sua presenza alla Cascina Linterno.

L’opuscolo, invece, ha raccolto il patrocinio di tutte le istituzioni politiche della nostra regione (Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune di Milano -mi viene da ridere-), inoltre ha raccolto anche la sponsorizzazione di una prestigiosa associazione culturale francese (saranno forse rincoglioniti?), ed infine abbiamo raccolto altre due adesione di associazioni culturali cittadine (sicuramente incoscienti), il tutto senza neanche spingere troppo per mancanza di tempo; il lavoro è regolarmente uscito e sono certo che se ne parlerà a lungo, nonostante il penoso tentativo di censura preconcetta (perché penso proprio che nessun consigliere si sia presa la briga di leggere i contenuti dello scritto prima di prendere una decisione) effettuato dalla maggioranza del consiglio di zona 7.

Invece il Consiglio di Zona ha fatto mesi di melina prima di prendere in considerazione la nostra richiesta (battendo ogni record di lentezza), ha inventato persino che il testo doveva essere visto da un esperto, che fra l’altro ha mostrato simpatia verso la nostra opera, costringendo chi aveva avuto la pensata a far finta di nulla, una figura da veri cioccolatai e da mega dilettanti della politica (cosa mai successa nella storia dei Consigli di Zona della città) e dopo una seduta interlocutoria con il presidente del consiglio di zona 7 Tellini e del presidente della commissione cultura Luzzi, nella quale si spesero parole per dire che tutto andava bene, si arriva alla seduta incubo (Kafka non sarebbe riuscito a fare di meglio) nella quale, con acrobazie inverosimili, si boccia il patrocinio (cosa mai successa nella storia di Zona); inoltre il CSA e io personalmente restiamo in attesa di una risposta alle lettere inviate mesi fa al presidente di zona e della commissione cultura, una bella coppia di veri maleducati!

Come si evince chiaramente da quanto sopra, non è il povero poeta Petrarca, troppo impegnato a inseguire la sfuggevole Laura, il problema di questa maggioranza, ma il CSA. E qui sorgono una serie di domande (lo so che le ho già fatte, ma le risposte ancora mancano): perché questo astio verso il CSA? Cosa nasconde veramente questo comportamento? I consiglieri della maggioranza sono forse consigliati da qualcuno che li condiziona dall’esterno? Ci sono forse altri progetti su quella costruzione e su quell’area? Tanto livore nasconde sicuramente qualcosa ed è bene che le cause di questo comportamento vengano portate alla luce, per questo mi affido alla minoranza che dovrebbe seguire l’odore di bruciato per arrivare alla fonte del problema; forza signori della minoranza mostrate i vostri attributi e mettete giustamente in difficolta questa maggioranza retriva e non lasciate che vi condizionino, portate a galla la verità, che è sempre la cosa migliore!

Vorrei rivolgere anche un pensiero agli Amici della Cascina Linterno, ho lavorato qualche anno con questa egregia associazione, sempre studiando e sostenendo le  medesime teorie che ho riportato nella pubblicazione del CSA; negli anni molti componenti degli Amici della Cascina Linterno sono usciti dall’associazione, anche l’attuale presidente del CSA. La lotta portata avanti dal CSA è simile a quella sostenuta dagli Amici della Linterno e allora perché la Zona non si fa promotrice di una eventuale collaborazione fra le due associazioni? Oppure crede che sia sufficiente una sola associazione (magari più docile) che si occupi della questione? Forse ci si dimentica che la cultura cresce col dibattito, qualche volta anche con lo scontro, la cultura deve valorizzare tutte le forze che agiscono in zona e questo penso che sia un vostro compito, altrimenti cosa ci state a fare!

Cari consiglieri della maggioranza della zona 7, penso che sia ormai giunto il momento di passare oltre questo fatto assai disdicevole, è necessario che ammettiate di aver commesso un errore, magari seguendo consigli esterni interessati a proteggere situazioni già consolidate, così continuando rischiate l’asfissia culturale, l’isolamento e alla fine il ridicolo; nel CSA troverete sempre la volontà di collaborare onestamente e con chiarezza, evitate gli ostracismi che sono la negazione della cultura, cambiate rotta finché siete in tempo. Altrimenti, così come si diceva nello storico ’68, una risata vi seppellirà.

Post scriptum.

Ho letto la risposta dei consiglieri di zona 7 apparsa sul Rile (novembre 2012) ma a questo scritto penoso non desidero rispondere, si trattava solo di parole pompose che coprivano solo l’imbarazzo e il non saper cosa rispondere di fronte a un fatto che griderà sempre vendetta e che resterà come una macchia nera sulla vostra storia di amministratori(?). Noi vogliamo andare oltre, la cultura non si può fossilizzare su queste beghe, la cultura deve essere produttiva e deve innovare, perciò il nostro impegno si concentrerà , così come afferma il nostro statuto, sulla valorizzazione del territorio, di Petrarca alla Cascina Linterno e di tutto quanto può dare un contributo positivo alla crescita della città.

E qui sorge il mio problema, perché solo alla nostra Associazione è stato proibito di fare cultura nella Zona 7? Perché nonostante il riconoscimento degli Enti Istituzionali cittadini, provinciali e regionali, la Zona 7 si è rifiutata di appoggiare la nostra pubblicazione? Questo comportamento assolutamente non chiaro (vi prego di non parlare più della bubbola che è stata la minoranza a bocciare il nostro progetto, sostenere questa tesi mette solo in risalto la vostra incapacità gestionale, da quando la minoranza condiziona la maggioranza? Cari signori con questa tesi prendete in giro i cittadini e offendete la loro intelligenza) non trova nessun tipo di giustificazione e ovviamente fa sorgere sospetti, forse il CSA non è gradito alla maggioranza della Zona 7? Anche se così fosse non si giustifica l’accanimento ottuso contro la nostra pubblicazione. Il vostro comportamento ricorda tristemente il comportamento egemonico di altri regimi, dove quando chi non è in linea viene eliminato senza pietà.

Questo vostro comportamento di certo non ci fermerà, come detto noi continueremo il nostro lavoro e a questo punto dobbiamo solo augurarci che anche la maggioranza di questa Zona abbia un sussulto d’orgoglio e si liberi dai dilettanti che attualmente amministrano la Zona 7.

Roberto Gariboldi

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