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Inviato da avatar Paola Villani il 26-12-2012 alle 22:46

Grazie, l'ho trovato, è qui

http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/wcm/connect/contentlibrary/Ho%20bisogno%20di/Ho%20bisogno%20di/Piano%20Urbano%20Generale%20dei%20Servizi%20del%20Sottosuolo%20%28PUGSS%29&categId=com.ibm.workplace.wcm.api.WCM_Category/IT_TAX_Bisogni_37/f789020044a9ba01b691bfa6efd47d08/PUBLISHED&categ=IT_TAX_Bisogni_37&type=content

Osservazioni al Piano Urbano Generale dei Servizi nel Sottosuolo

A pagina 19 si legge "Il territorio di Milano viene definito a “bassa sismicità” e pertanto escluso dall’applicazione delle procedure di controllo previste dalla L.R. 46/85 e Regolamento attuativo, fermo restando l’obbligo dell’applicazione, in fase di progettazione, delle norme tecniche allegate alla DGR 8/7374 del 28/05/2008, secondo le modalità indicate e previste dal DM 14 gennaio 2008 “Nuove norme tecniche per le costruzioni”."  Si evidenzia come le Nuove norme tecniche per le costruzioni presentino rilevanti lacune specie per tutte le opere ricollegabili alla viabilità e alle infrastrutture, carenze già evidenziate agli Organi competenti. A seguito dei recenti eventi sismici che hanno interessato la Regione Emilia-Romagna e la Lombardia (20 e 29 maggio 2012), molteplici edifici nella città di Milano hanno evidenziato ammaloramenti e quindi nulla dovrebbe essere riportato in merito all'esclusione dell'applicazione delle procedure di controllo.

Gli innumerevoli errori di ortografia indicano un'approssimazione totale nella stesura del documento, approssimazione evidente anche dalle informazioni riportate (pagina 21 e successive). Fanno sorridere le considerazioni riportate sul tema dei "complessi edilizi con valore storico-architettonico" in quanto si tratta di "Piano dei Servizi nel Sottosuolo" e questo paragrafo, riportato nella Relazione generale introduttiva, avrebbe avuto senso soltanto qualora, fosse stato corredato da uno studio puntuale delle differenti tipologie di smaltimento delle acque nei diversi periodi storici. Invece si citano i caratteri morfologici e tipologici (pagine 28 e 29) senza nemmeno menzionare il sistema fognario o il piano dei servizi di captazione delle acque nelle singole epoche storiche. Le frasi prelevate come copia/incolla dal PGT potevano essere riscritte considerando l'obiettivo del documento.

Per quanto attiene la rete metropolitana sarebbe stata necessaria un'analisi precisa dei problemi che la falda freatica pone ai tunnel e alla corrosione delle strutture. 

Non è chiaro, non trattandosi della rete tranviaria di Toronto, perché il documento citi - come un tema da scuola elementare - le caratteristiche della rete tranviaria milanese, che si sviluppa interamente in superficie.

Non è chiaro perché venga riportata l'analisi del sistema di trasporto pubblico locale (pagina 44 e successive) riprendendo peraltro le stime desunte da documenti degli anni 2004 e 2007 ...quando la linea metropolitana M1 - Rho Fiera è ormai in esercizio da anni.

Invece di chiedere i dati (ricognizione citata a pagina 45) sarebbe stato sufficiente assumere in toto le informazioni riportate sul sito INFOCANTIERI e porre anche un link.

Invece di riportare la denominazione di A2A in modo erroneo (seconda A è maiuscola mentre in tutte le schede è riportata con la minuscola) le schede danno particolare enfasi alla denominazione della piattaforma GIS.

A pagina 57 viene dato risalto al fatto che i Piani Semaforici sono relativi a 850 documenti non georeferenziati e nel solo formato PDF. E' bene rammentare come ogni modificazione in un incrocio stradale possa essere attuata solo previo coinvolgimento degli Organi di Polizia Locale (riferimento normativo peraltro NON previsto dalle recenti ed errate "Norme Tecniche di Costruzione" DM 14 gennaio 2008 e problematica già citata dalla scrivente nell'incipit).

Aver citato a pagina 64 il sistema dei "Sensori di classificazione del traffico veicolare"  è indice che gli estensori di questo Piano non hanno assolutamente idea di cosa significhi la parola "sottosuolo" e probabilmente non sanno che un sensore di traffico si può tranquillamente spostare per il periodo di cantiere ed immediatamente ricollocare, senza che questa operazione incida in alcun modo sulla rete. Similmente gli estensori del Piano citano a pagina 85 i "Ponteggi" scrivendo "Anche se non presi in considerazione dalla normativa, i ponteggi possono costituire una criticità all’apertura di un cantiere stradale" ma le eventali criticità dovrebbero essere riferite al carico puntuale determinato da ponteggi significativi in presenza di importanti tubazioni nel sottosuolo qualora non siano stati ipotizzati sistemi di ripartizione dei carichi.

Pagina 66: si può sorridere per la definizione "Zona A interessata da rischio archeologico" 

A pagina 71 e successive molti degli interventi riportati nella cartografia non sono relativi a "Manutenzione straordinaria/asfaltature" bensì quasi certamente a "Manutenzione ordinaria" categoria che - incredibilmente - non è stata nemmeno riportata in legenda.

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