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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 10-05-2011 alle 19:00

Da milano.corriere.it:

http://milano.corriere.it/milano/politica/speciali/2011/elezioni-amministrative/notizie/10-maggio-palmeri-programma-promesse-moratti-la-russa-190610953060.shtml

L'appuntamento mercoledì alle 11 in piazza Affari

Palmeri: «Vi leggo tutte le promesse non mantenute dalla Moratti nel 2006»

La Russa: «A Milano vinceremo al primo turno». La replica: «Sparata per provare ad arginare la frana»

MILANO - Sono andati a riprendere il vecchio programma elettorale di Letizia Moratti del 2006 e le sue priorità dei primi cento giorni dello scorso mandato, e intendono darne pubblica lettura per dimostrare che tante promesse non sono state mantenute. L'appuntamento è mercoledì 11 maggio, alle 11 in piazza Affari, con il candidato Sindaco Manfredi Palmeri e i candidati del Nuovo Polo per Milano. «Vogliamo offrire ai milanesi un ulteriore spunto di riflessione - afferma Palmeri - sulla fallimentare esperienza della Moratti come Sindaco: una prova, nonostante i fatti parlino già abbondantemente da sé, degli impegni presi e caduti nel vuoto. Adesso si ricandida "per portarli a termine" con nuove promesse e altri progetti che evidentemente non è in grado di realizzare. Lei sta aumentando il divario tra promesse e fatti, i milanesi le hanno chiesto di diminuirlo. Non c'è riuscita, ne prenda atto. Adesso non può chiedere alla città altri 5 anni di pazienza e comprensione».

LUOGO SIMBOLO - «Abbiamo scelto un posto vicino al luogo in cui il 15 dicembre 2005 Letizia Moratti annunciò la sua candidatura a Sindaco - continua Palmeri -. Quanto grandi erano le speranze per la nostra Milano, tanto grandi sono le delusioni. I milanesi non si possono permettere di rimandare ancora il proprio futuro, non vogliono e non possono andare indietro con lei, e con Pisapia non si va certo avanti. Noi siamo l'alternativa che serve a Milano, e da questo punto di vista mi sento il candidato della città», conclude Palmeri.

LA RUSSA: VINCEREMO AL PRIMO TURNO - «A Milano vinceremo al primo turno e sarà un risultato clamoroso», ha detto martedì a Cagliari il ministro della Difesa e coordinatore nazionale del Pdl Ignazio La Russa, partecipando ad un incontro elettorale a sostegno del candidato sindaco Massimo Fantola. «Noi pensiamo di ripetere il risultato di cinque anni fa quando abbiamo vinto col 52% - ha detto La Russa citando dati di un sondaggio in suo possesso - anche se per la sinistra andare al ballottaggio sarebbe nella normalità. Cinque anni fa con noi c'erano anche Casini e Fini, ma la loro assenza non influirà sul risultato finale». La Russa ha anche detto che la valutazione del test elettorale delle amministrative andrà fatto valutando quante amministrazioni ora governate dal centrosinistra passeranno al centrodestra e viceversa e dall'esito del voto nelle città più grosse, inserendo nel novero anche Cagliari.

PALMERI: UNA SPARATA - «La Russa dice che a Milano la Moratti vince al primo turno? Si tratta di una sparata tattica a 5 giorni dal voto per provare ad arginare la frana Moratti, con un crollo di consensi che si percepisce nettamente a Milano», ribatte Palmeri. «I sondaggi per legge non possono essere divulgati, ma i dati veri non sono certo quelli immaginati da Cagliari dal Coordinatore del partito del Sindaco: o li nascondono o glieli nascondono per limitare le fortissime e crescenti preoccupazioni», ha aggiunto il candidato del Nuovo Polo. «Se fosse così, tra l'altro - ha proseguito Palmeri - qualcuno dovrebbe comunicare alla Moratti che non occorre più andare al pozzo a prendere enormi quantità di denaro per la campagna elettorale, costruirsi eventi istituzionali farlocchi, far finta di iniziare lavori senza copertura finanziaria adeguata, inaugurare scatole vuote, scappare dai confronti con me, inventarsi inediti riconoscimenti dell'ultimo minuto». «La verità invece è che Milano, anche quella che vota per il Pdl e la Lega, non vuole Letizia Moratti: persino nel suo partito c'è chi vota per me! Magari continua a votare Pdl, ma come sindaco vota per me. Milano vuole cambiare e sono in tanti a non volere Pisapia: io sono l'alternativa», ha concluso Manfredi Palmeri.

Redazione online
10 maggio 2011

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