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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 03-10-2010 alle 18:32

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2010/10/02/news/feste_spot_e_i_doni_del_comune_la_campagna_d_oro_della_moratti-7661957/

IL RETROSCENA

Feste, spot e i doni del Comune
la campagna d'oro della Moratti

Nel 2006 il marito finanziò la corsa con 6 milioni. Stavolta il budget potrebbe essere molto più salato
La comunicazione istituzionale è partita in anticipo con l’opuscolo sulla giunta spedito alle famiglie
di ORIANA LISO


Sedersi per la prima volta sulla poltrona di Palazzo Marino le è costato — anzi, è costato soprattutto al marito — oltre 6 milioni di euro, solo per parlare delle cifre ufficiali. Per riuscire però a tenersi quella poltrona per altri cinque anni Letizia Moratti sembra disposta a spendere molto, moltissimo di più.

Il sindaco sul bus a pedali di Atm

Il sindaco è già, da mesi, in campagna elettorale. Ha già impostato una serie di azioni di marketing “personali”, attingendo probabilmente all’enorme serbatoio di fondi che le assicura l’appartenenza ad una delle famiglie più “liquide” del capitalismo nazionale. Ma sta anche sfruttando a fondo il vantaggio tipico dell’amministratore in carica, che ha a sua disposizione le strutture e le risorse della macchina pubblica che sta guidando da anni. Ecco come nascono, e come si spiegano, alcune delle iniziative recenti del Comune: i biglietti gratis per cinema e teatro riservati alle donne single (con lettera di accompagnamento di Letizia, da donna a donna); le piscine gratis tutti i giorni per gli over 65; le feste in discoteca per i neo maggiorenni... Mai come in questi mesi Palazzo Marino è prodigo di “regali” ai cittadini. Soprattutto perché, dai 18 anni in su, ognuno di loro coincide con un potenziale elettore.

Chi non ama Letizia lo dice da mesi: anche questa volta la sproporzione tra la spesa per la campagna elettorale del sindaco in carica e quella del suo sfidante sarà a più zeri, nonostante dall’altra parte, tra i candidati alle primarie del centrosinistra, ci siano alte capacità di reddito. Nel 2006, alla fine di una combattuta campagna elettorale con l’ex prefetto Bruno Ferrante, i dati ufficiali sulle spese dei candidati dicevano che Ferrante aveva raggiunto quota 694mila euro, la Moratti sei volte tanto, 3.642.900 euro. Ma questa cifra era solo la punta dell’iceberg. Infatti il marito, il petroliere Gianmarco, aveva contribuito per 6.335.000 euro alla campagna elettorale di donna Letizia.

All’epoca, insomma, l’ex ministro dell’Istruzione — che inondò anche i Comuni limitrofi di manifesti con il suo volto — puntò i milioni di famiglia sulla vittoria, distribuendoli in mille iniziative che servivano a radicarla in una città a lei ancora estranea. Non solo un call center per raccogliere le segnalazioni dei cittadini, ma — colpo di genio — la registrazione dei domini Internet dei nomi di circa 4mila vie della città, trasformati in altrettanti blog dove gli abitanti di ogni strada potevano dire la loro.

I soliti maligni sostengono che oggi, al secondo tentativo, la Moratti sia costretta a spendere molto di più perché allora i milanesi non la conoscevano, oggi sì. E aggiungono velenosi che Berlusconi la ricandida perché così il partito non dovrà spendere un euro: paga Gianmarco. E poi, al servizio della ricandidatura lavora tutta la macchina di Palazzo Marino. Esempio: una squadra del settore Comunicazione è al lavoro per produrre idee spendibili in campagna elettorale. Deve evidenziare problemi e trovare soluzioni, anche non reali, basta che siano traducibili in slogan.

Si va per target — donne over 40? Mandiamole al cinema. Ragazzi (al primo voto)? Serata in discoteca. Anziani? Piscine gratis per due mesi — e per temi: ecco a cosa sono serviti i 300mila euro spesi per distribuire ai milanesi la brochure El nost Milan, ecco qual è l’obiettivo degli stendardi e dei banner che di qui a poco riempiranno la città, per dire — al riparo autorevole dello stemma cittadino — cosa di bello è stato fatto da questa amministrazione.

“La casa di Letizia Moratti”, l’associazione nata a marzo, diventa un plus, in questo dispiegamento di forze. Perché, anche qui, dove non arrivano i comunicati stampa degli incontri in via Montebello saranno arrivati tanti passaggi quotidiani sulle tv – pubbliche e private – in cui gli spazi del sindaco si dilatano ogni giorno, e sarà arrivata la comunicazione istituzionale, quella del sito del Comune. Che nel 2007 collezionava solo due video di notizie, nel 2008 due e nel 2009 otto. Ma da inizio anno di video ne sono stati già caricati 61: il novantanove per cento ha per soggetto, guarda un po’, il sindaco, colta in ogni occasione pubblica.

(02 ottobre 2010)

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