Rispondi

Invece è proprio introducendo certe regole che si cambia la città.

È inutile continuare a sperare che domani tutte le persone (tranne chi spera ovviamente), felici e contente, lascino l'auto a casa e prendano la bici. Cambiare abitudini è brutto e faticoso.

Io vedo che ogni volta che si fa una proposta per disincentivare il traffico, c'è sempre chi dice "io sono favorevole alla mobilità sostenibile ma questo provvedimento è sbagliato perché Caio e Tizio vengono penalizzati, quest'altro è sbagliato perché altrimenti Sempronio come fa? ...".

Si spera sempre che ci sia un cambiamento senza che nessuno si scomodi a cambiare, sembra che debbano cambiare sempre gli altri perché ognuno ha la giustificazione per non farlo.

Usando uno stile televisivo-pubblicitario, perché avvenga un cambiamento, c'è bisogno che tu che stai leggendo questo messaggio e che oggi usi la macchina tutti i giorni, proprio tu! domani non prendi l'automobile e utilizzi un altro mezzo (e qua prevedo già lettori che iniziano a dire "ma io... però...").

È così che funziona, non ci sono alternative, quando piove ci si bagnerà sempre, i mezzi pubblici che si guastano ci saranno sempre, il tram non diventerà mai un treno ad alta velocità con le poltroncine, il ritardo ci sarà sempre, il posto occupato ci sarà sempre, la bici non pedalerà mai da sola, non ci sarà mai la pista sicura dappertutto e non esisteranno mai le gomme che non si bucano, l'unica cosa che deve cambiare a Milano è la voglia dei cittadini di voler respirare un'aria più pulita e vivere una città meno caotica.

E dato che io ho tutto il diritto di poter respirare un'aria salutare e girare la città senza essere investito è giusto che il comune disincentivi le persone (in un modo o nell'altro) a non utilizzare le automobili.