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Inviato da avatar Roberto Michele Mazzilli il 30-06-2013 alle 19:15

Ti ho provocato apposta per rendere intensa la discussione.

Ora sono a Milano e ti rispondo:

ciao,

Roberto, non so che utente tipo di PC tu sia

un informatico applicativo

,e la frequentazione che hai di so unix-like,

poca e frammentaria, solo per carprine le possibilità e le funzioni

per quanto mi riguarda, sono utilizzatore da circa 10 anni di linux e nel contempo per maggior tempo anche a lavoro di microsoft; ma per quanto riguarda la professionalità di linux ti posto qs link per essere breve:

http://www.lffl.org/2013/06/editoriale-dove-viene-utilizzato-linux.html#more

ed inoltre vi sono molte distribuzioni professionali:

Io ho installato nel tempo alcune versioni gratuite di Linux a partire da una sconosciuta, Red Heat, una derivata da Ubuntu  leggera, ecc

vedi redhat, centos con supporto professionale, poi per quanto riguarda l'interfaccia, non so se usi mai linux, ma è di derivazione unix, come apple che in quanto a grafica per i soldi spesi da cupertino è la migliore, è sicuramente molto meglio di ms, linux, usando anche molte meno risorse, ma 1000 volte;

non dubito della professionalità delle distribuzioni, ma sono troppe, e rendono Linux non standard: lo stesso che accadde con Unix

e la riga di comando a seconda delle distribuzioni non è affatto necessario usarla, oggi linux è diventato user friendly

la linea di comando l'ho vista usare e suggerire a iosa nelle riviste e nei forum, preferita all'interfaccia grafica. Onestamente, credo in Kde, la possibilità di lanciare una funzione e da linea di comando e dalla stessa, con un parametro, evidenziare con gli stessi parametri, l'interfaccia grafica, mi ha affascinato, ma l'interfaccia che ho visto era eterogenea

,anche perchè se nò tutti gli utenti e i dipendenti delle biblioteche, per fare un esempio di csbno (consorzio bibliotecario nord ovest) che da 15 anni usano ubuntu, distribuzione linux, e non hanno nessun problema;

il mio riferimento a riga di comando era per la parte di installazione e tuning del sistema, non per gli utenti, per i quali, una volta che usano un pacchetto applicativom dovrebbe essere tutto lo stesso, a parità di qualità del pacchetto

con assistenza tecnica professionale e senza però pagare licenze, navigano e lavorano rispettando l'etica dell'opensource.

l'assistenza tecnica professionale dovrebbe essere interna, allo stato, al comune, a tutti gli enti pubblici, per poter dare aiuto se c'è già non c'è problema, se non c'è va creata e costa in tempo e denaro

Inoltre, le distribuzioni pur essendo centinaia, usano, quelli che si chiamano pacchetti, che altro non sono che i sw e le librerie che pur essendo scaricabili in formati diversi a seconda della distribuzione, sono intercambiabili e personalizzano la distribuzione in base alle tue necessità, infatti si può partire da un kernel, o addirittura prima e creare si dice, "from scratch", la distribuzione dalla base per i tuoi usi particolari....

quello che porti come punto di forza è un punto di debolezza. prima di tutto non esiste solo uno standard di pacchetto, ma almeno un paio, vado a memoria, e poi non ho trovato compatibili i pacchetti, io ho provato a fare il furbo, ma, a meno di conoscenze profonde, il pacchetto di un linux non andava su un altro Linux. le diverse variabili rendono i diversi utenti tutti diversi.

il passaggio c'è tutto il tempo di farlo, per quando nell'ottobre 2014 xp andrà in pensione... per esempio in ogni biblioteca di csbno c'è sempre una macchina oltre a quelle con linux, usata dai bibliotecari con ms, PER EVENTUALI SW PROPIETARI CHE GIRANO SOLO SU WINDOWS E NEANCHE SULL'EMULATORE DI WIN IN LINUX "WINE", ma anche loro hanno dei sw creati da loro come il gestionale della biblioteca che è un programma per linux...

se esiste un programma specifico per Linux ed esiste già Linux, non esiste un problema

se esiste un programma specifico per Linux ed esiste un'installazione microsoft con lo stesso pacchetto, ammesso e non concesso che il PC supporti linux, è un problema di installazione.

Se le due condizioni precedenti non sono vere, passare da micorsoft a linux significa bloccare almeno un utente, quindi fermare il lavoro: avere postazioni miste è un assurdo ed il contrario dell'efficiente

per dirne una anche android è un sistema linux...

vale per Android lo stesso ragionamento che faccio per Linux

in quanto a rozzezza assolutamente no!!! la semplicità del file system di linux ne è anche la forza, il neo è di windows con il mercato di programmi che è stato creato ed essendo quasi tutti i programmi di linux gratuiti ed avendo una forte community di supporto, non può competere a livello di personal pc con la qualità di linux!!! 

questo all'utente finale non deve essere visibile, in ogni caso, per quanto ne so io sul file system di Linux, che sono più di uno, non sono d'accordo

questo in breve per quanto ti posso dire io per il poco che ne sò... da utente base che da circa 8 anni ha due pc in dual boot wimdows-linux...!!

questa è una stupidaggine in ambiente lavorativo, a meno di specifiche esistenze applicative

poi tanto della mia opinione può o no iteressare qn, ma per me tant'è

ciao

la tua opinione vale quanto la mia e viceversa: utile e necessario lo scambio di esperienze, altrimenti il mondo non progredisce mai.

Ora ti riassumo il mio pensiero, partendo dalla mia ipotesi:

ogni ambiente deve avere un sistema informativo che serva per fare in modo facile, sicuro e veloce il proprio lavoro per raggiungere gli obiettivi aziendali

Da questa ipotesi viene la seguente:

in ogni ambiente le risorse utilizzate devono essre mutuamente scambiabili, almeno in percentuale per portare avanti lo stesso lavoro. Questo significa che in assenza di condizioni specifiche io ho tutti PC con Linux o con  MS o con Apple o con Android. Il 50% è rivolto solo alle risorse umane.

dalla precedente viene questa affermazione

se le risorse non sono uguali o si possono scambiare le funzioni, cioè se ho un pc con linux ed uno con MS e accidentalmente sono diversi, alemno i programmi sono uguali ed incidono sulla stessa banca dati (tu in biblioteca hai un pc con Linux ed uno con MS, non dipende da te, ma aggiornate dai due PC sempre la banca dati dei libri della  biblioteca)

dalla precedente discende la seguente affermazione

se i PC e le applicazioni sono diverse, almeno condividono e/o si scambiano dati: insomma io voglio sapere i libri della tua bliblioteca, fai quello che vuoi, ma dammi un elenco. Il minimo assoluto è la stampa delle informazioni o la produzione di un PDF.

Ritornando all'inizio: io voglio garantire la vita dell'ufficio, del reparto, della direzione, dell'ente, ad ogni costo e faccio le cose tutte uguali, stupidamente uguali, noiosamente uguali. Ogni differenza deve avere una valida giusitificazione.

Insomma io non do un giudizio qui sui sistemi, ma sulla possibilità di passare da un sistema all'altro, garantendo le stesse funzionalità al minimo costo.

A te creare un elenco di attività per passare da un sistema ad un altro, e l'elenco dei costi.

Io ero si responsabile del software, ma applicativo, quindi dovevo garantire la vita delle aziende del gruppo.

A te la parola

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