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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 19-07-2013 alle 18:13

Tra le varie mail che mi arrivano mi ritrovo la seguente, con le scuse dell'Arch. Montrasi...

"---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: XXX
Date: 18 luglio 2013 09:23
Oggetto: Pista ciclabile Corso Lodi

A nome del Vice Presidente Pierangelo Tosi, trasmetto la nota dell'Arch.
Montrasi relativa all'oggetto.

To: XXX
Subject: Rif: pista ciclabile corso lodi
From: XXX
Date: Thu, 11 Jul 2013 09:00:05 +0200

Purtroppo non sono in grado di pronunciarmi. Sul lato nord di piazzale Lodi sta operando A2A Gas per sostituire un tubo marcio con (sfortuna) guaina in amianto, quindi noi non possiamo completare il lavoro di predisposizione dell'impianto semaforico; terminato il nostro lavoro interverrà nuovamente A2A per realizzare il nuovo impianto su tutto il piazzale, dando così la possibilità di aprire la pista anche all'intersezione con via Tagliamento, funzionalmente legata all'impianto di piazzale Lodi.
Altro problema è rappresentato dal fatto che per realizzare la nuova pista tra Ponti della Priula e Brenta è necessario rimuovere un platano morto; la cosa sembrerebbe banale ma ora, per rilasciare il parere fitosanitario obbligatorio per operare sui platani, ERSAF vuole essere pagata: purtroppo non c'è un capitolo di spesa cui attingere, quindi dovremo attendere le decisioni che scaturiranno dopo l'incontro tra Comune ed ERSAF, previsto per i prossimi giorni.
Noi continuiamo ad operare dov'è possibile, ma non è bello lavorare così, e poi facciamo brutta figura nei confronti dei cittadini.
Spero che la situazione si sblocchi.
Cordiali saluti

Arch. Pietro Montrasi
Settore Arredo Urbano e Verde
Servizio Programmazione, Progettazione e Realizzazione Verde
Resp. Progettazione e Realizzazione Verde - Ufficio 1
Via Zubiani, 1
20161 Milano

Da: XXX
Per: XXX
Data: 10/07/2013 20.19
Oggetto: pista ciclabile corso lodi

gentile arch. ciao mi sai dire quando sarà interamente fruibile la pista.
grazie ciao ptosi

"

Qui vi sono riportati due imprevisti, e passi per il tubo del gas, ma il platano?

E' forse cresciuto (e morto) nel frattempo che eseguivano i lavori?

In fase di progettazione non l'hanno visto?

E se l'hanno visto non era il caso di rimuovere gli ostacoli prima di cominciare i lavori?

Ora a causa dei tempi biblici la procedura è cambiata e bisogna pagare un extra imprevisto? Bene che se lo paghi l'azienda che ha fatto ritardo, di tasca sua, come sarebbe obbligato a fare qualsiasi cittadino che sbaglia, invece che usare sempre i soldi degli altri.

E poi il comune non ha nessun tecnico che può dare l'autorizzazione?

Insomma il comune deve chiedere un parere esterno per operare su un albero che è sua proprietà?

Per fare queste cose dovrebbe avvalersi di tecnici interni, altrimenti che se ne fa di un "Settore Arredo Urbano e Verde - Servizio Programmazione, Progettazione e Realizzazione Verde"?

Queste cose mi schifano non poco.

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