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Nel corso dell’incontro il 15 ottobre con il Coordinamento dei Comitati Milanesi – al quale ero presente in veste di redattore del giornale Milanosud – ho registrato un concetto: stimolare la soluzione dei problemi e non il loro spostamento. E’, spero solo temporaneamente, quello che sta invece avvenendo. Mi riferiscono che “quattro o cinque furgoni bianchi dei nomadi di Via Selvanesco adesso la sera e la notte parcheggiano nei giardini di Via dei Missaglia dal n.30 al n.35 e, al mattino, lasciano il loro segno come immondizia tutto intorno”. Ho fiducia, come dichiarato, che il Comune di Milano provvederà realizzare – in tempi ragionevoli - una adeguata pulizia dell’area sgomberata (Selvanesco) e a impegnarsi per il recupero dell’ambiente (territorio e corsi d’acqua).

Chiedo però, con la forza della solidarietà tra residenti in quartieri confinanti (Terrazze, Missaglia, Lotto 170, Gratosoglio), che non si lascino soli questi altri cittadini a contrastare l’occupazione indiscriminata delle aree prospicienti le loro case.

Conto sull’impegno a che ciò avvenga.