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Condivido in pieno il punto di vista di Enrico Vigo. Molti non si sono ancora accorti di cosa succede nel mondo: gli States cercano di non dichiarare default, il Minnesota si è portato avanti ed è stato dichiarato insolvente 10 gg fa (22000 dipendenti pubblici senza lavoro, esazione multe imposte, pedaggi, lotterie sospesa così come sospese sono tutti i progetti di opere pubbliche, altri servizi attivi al minimo vitale).
Qui invece la classe politica prosegue imperterrita il dissesto delle pubbliche finanze; perciò l'Italia è sotto attacco della speculazione. Ma siamo solo all'inizio: i nostri debiti sono così elevati che quando i tassi torneranno a livelli fisiologici (ora sono storicamente i piu' bassi dall'unità d'Italia) non ce la faremo più a rimborsarli, nemmeno per la quota interessi.
Ripropongo in proposito un mio commento postato sulla mia bacheca di facebook:
Bei tempi fino agli anni 70: eravamo senza debiti, con meno tasse e multe, fiduciosi nel futuro. Poi furono istituite le Regioni (1970), aumentate le provincie, creati i consigli di zona nelle città, authority e agenzie parabubbliche di ogni tipo, tutti all'assalto della diligenza e dei soldi dei cittadini. RISULTATO. corruzione, disastro craxiano delle finanze, degenerazione della democrazia, distacco della società dalla politica.
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