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Inviato da avatar Andrea Valle il 30-06-2014 alle 01:46

Stupito di non trovare un solo messaggio in tutta la community a riguardo della situazione di degrado in cui versa il quartiere di via Nervesa/Longanesi, provo a condividere le mie preoccupazioni nella speranza che qualcuno dei residenti voglia unire gli sforzi per cercare di cambiare le cose.

Quello di via Nervesa è un angolo di Milano che può sembrare un privilegio dei residenti, a detta di coloro che lavorano in zona o abitano poco distanti e conoscono questo angolo di Milano perchè al mattino vi posteggiano l'auto prima di saltare sulla MM3 come fosse un parcheggio di interscambio gratuito. Alla faccia delle strisce blu e gialle che imperversano nel resto della città qui nessun privilegio o diritto particolare spetta ai residenti. Anzi, soprattutto per coloro che abitano a ridosso del parco pubblico (pagato a caro prezzo con gli oneri di urbanizzazione dai residenti del complesso di via Nervesa 9) la situazione è tutt'altro che privilegiata!

Il parco, soprattutto dal calar del tramonto, viene occupato da gente che incurante del vicinato e delle più elementari norme civili viene trasformato in un luogo di bivacco dove qualsiasi eccesso sembra essere lecito: urla e schiamazzi fino all'alba, consumo di alcolici e di droghe, pascolo di cani (sebbene vietato per la presenza di aree dedicate adiacenti), atti sessuali in pubblico, gioco d'azzardo, orinazioni e defecazioni ove capita (dove di giorno giocano i bambini e i loro ignari genitori) sia di umani che dei cani suddetti, devastazione dell'arredo pubblico (dalle recinzioni ai giochi per bambini, dai tavoli in legno ai lampioni di illuminazione, disseminazione di immondizia (chiedere agli operatori dell'AMSA cosa trovano quotidianamente), ecc.

Per non parlare di quello che avviene anche all'esterno intorno al parco: gare di velocità tra auto e moto, occupazione del passaggio riservato all'ingresso ai condomini di via Nervesa 9, gioco del pallone nelle carreggiate di via Nervesa e via Longanesi, capannelli di gente intorno ad auto con musica "a palla", furti e danneggiamenti alle auto in sosta.

Il tutto si svolge sistematicamente da anni e durante ogni periodo dell'anno, ma ovviamente d'estate questa situazione diventa insopportabile, sia per l'aumento della frequentazione sia perché cresce il numero di persone disposte a tirare le ore piccole. E il disagio dei residenti cresce di conseguenza perché con il caldo le finestre delle case restano aperte in cerca di refrigerio e il risultato è facilmente immaginabile. E anche la paura aumenta, perché se qualcuno dalle finestre osa lamentarsi viene insultato e zittito con minacce.

Chiamare la Polizia? Il 113 non interviene, non è affar suo finché "non c'è il morto" o giù di lì...: "Chiamate la Polizia Municipale, è di loro competenza". Peccato che la risposta dai vigili sia sistematicamente che hanno la pattuglia impegnata per un incidente e la manderanno appena possibile. Ma non si è mai visto nessuno... Qualcuno in zona racconta di aver visto pattuglie fare il giro intorno al parco durante il giorno, quando il maggior numero di presenti sono genitori o nonni con bambini.

Mi piacerebbe leggere cosa viene riportato dagli eventuali verbali: "Si segnala la presenza di persone tranquille, niente di tutto ciò che i residenti lamentano...". Ma davvero?...

Si tenga conto che l'accesso al parco è evidentemente vietato nelle ore serali e notturne (in estate dalle 21 in poi), quindi non dovrebbe essere così difficile intervenire per evitare che chi sosta all'interno del parco lo possa fare indisturbato. Invece i ruoli sono invertiti: massima tutela per chi contravviene le regole e al diavolo il residente esasperato che si lamenta.

Chiedo allora cortesemente a chi da anni condivide questa penosa situazione di unirsi al gruppo di residenti che attraverso una raccolta di firme intende sporgere denuncia contro questi comportamenti per ristabilire il diritto al riposo notturno, ad evitare che il patrimonio comune venga distrutto da pochi indisturbati malviventi e il degrado della città abbia il sopravvento.

Saluti

Andrea

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