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Inviato da avatar Ruggero Erba il 16-07-2014 alle 13:10

Che delizioso posticino:

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/14_luglio_16/zona-2-il-prefetto-chiuda-fortino-via-cavezzali-56b3afe0-0cbe-11e4-b4c9-656e12985e4f.shtml

L’allarme Nello stabile regnano spacciatori e prostituzione

Zona 2: «Il prefetto chiuda il fortino di via Cavezzali»
 
Martedì è stata nuovamente aggredita l’amministratrice. Il presidente della commissione urbanistica: va raso al suolo, situazione esplosiva
di Paola D'Amico



Sos per via Cavezzali 11. La zona 2 chiede l’intervento del prefetto. «Requisisca lo stabile, lo chiuda». Non c’è altra strada per riportare la legalità in un luogo dove pochi dettano legge, nonostante un amministratore nominato dal tribunale. Un anno fa e di nuovo lo scorso inverno è stato necessario l’intervento della forza pubblica per bonificare l’edificio dai rifiuti. E questo è solo un dettaglio, perché il luogo è tornato ad essere più di prima una calamita di degrado. «Si sono tentate altre strade in passato per porre fine ad una situazione di illegalità diffusa, continuata, pericolosa, insostenibile per tutto quartiere - spiega Alberto Proietti, presidente della commissione Urbanistica di zona 2 -, che va avanti da talmente tanti anni, da risultare incomprensibile. Non resta che l’intervento del prefetto». Chi riesce a varcare il portone, arrivato al quinto piano troverà il soffitto nero. Sono le tracce lasciate da un incendio lo scorso gennaio, che ha danneggiato la soletta del piano superiore. Nonostante ciò carcasse di mobili e televisori ostruiscono le porte d’accesso alle scale antincendio. E nel cortile, racconta la gente, si bruciano i rifiuti, «non solo quelli prodotti da qualche inquilino». Il tanfo di pattumiera ed escrementi si percepisce sin dall’angolo di via Cavezzali con via Padova. Molti ricorderanno l’intervento di sgombero di locali del sottotetto, che richiese uno schieramento in forze della polizia locale per più giorni consecutivi. Otto piani, 190 appartamenti, 80 dei quali di proprietà di società fallite, pignorati e andati all’asta o posti in custodia giudiziale. «Chiediamo che ci sia una requisizione temporanea e che lo stabile non venga poi dimenticato, abbandonato, piuttosto lo si demolisca e si liquidino i pochi proprietari in regola», aggiunge Proietti. «Il condominio ha fatto azioni di recupero crediti - spiega l’amministratrice, Isabella Lauria -. Il nodo del problema è che i curatori fallimentari dovrebbero fare osservare la legge, invece in Cavezzali 11 chi è fallito continua a comandare». Il fortino è inaccessibile a chi aveva acquistato appartamenti per investimento e si trova la serratura cambiata e i locali occupati.



Affitti in nero, giri di prostituzione, spaccio. Qui finiscono famiglie disperate e senzatetto. Il declino di via Cavezzali 11 sembra coincidere con la vendita, nel 2003, da parte dell’Inpdap, che lo usava come residence. Tre le ali dell’edificio, unite da un corpo verticale, otto piani più attico, venti appartamenti per piano, da 16 a 30 metri quadrati. Cartolarizzato e venduto all’asta, via Cavezzali 11 vide subentrare alcune società. Seguirono passaggi di proprietà, molti così poco chiari da portare ad indagini della polizia giudiziaria, con accuse per ex amministratori, proprietari e anche bancari di associazione a delinquere e riciclaggio. Nel 2006 ci fu un omicidio di un inquilino da parte di una guardia giurata. Il quinto piano è bruciato, il settimo è disabitato e viene costantemente vandalizzato. Ci sono allacci abusivi della corrente, fili «volanti», i locali tecnici ai piani sono usati come discarica o bruciati. Da qualche giorno niente più luce su scale e corridoi condominiali, con la sola esclusione dei piani dal primo al terzo. Con l’effetto di aumentare degrado ed insicurezza.

16 luglio 2014 | 10:01

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