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Inviato da avatar Lucio Chiappetti il 07-11-2014 alle 17:11

Sinceramente credo non sia possibile per un cittadino singolo presentare una proposta articolata per la citta' metropolitana in un tempo cosi' breve senza potersi documentare, non sarebbe serio, perlomeno da parte del proponente .

Altrettando francamente, mi pare che questa delle Citta' Metropolitane (CM) rischi di essere una occasione perduta, poco trasparente (p.es. nelle modalita' di formazione del consiglio). Da una parte ho sempre atteso qualcosa come le CM come un autentico miglioramento, dall'altro (indipendentemente dalle riserve che noi cittadini si possano avere su voi politici nella fattispecie della formazione dei consigli) ho delle riserve generali su come queste CM sono state proposte.

Tali riserve generali sono presto dette: si sono volute creare delle CM coincidenti e in frettolosa (compresa di gattini ciechi) sostituzione delle Province attorno a grosso-medi capoluoghi. Mentre si sarebbe dovuto limitare la cosa ad aree urbane veramente popolose e sostanzialmente omogenee (accorpandovi comuni da province adiacenti, ed escludendone invece comuni prettamente rurali), nell'ambito di una vera e seria riorganizzazione delle autonomie locali (p.es. sul modello tedesco dove i piccoli Gemeinde, comuni, possono afferire ai Kreise, circondari o province, ma esistono anche le Kreisfreienstaedte, le citta' "esenti" da affiliazioni provinciali e che hanno entrambi i livelli di governo).  Ora chiaramente esistono casi patologici di inclusione (come una CM di Reggio Calabria che si estende fino all'Aspromonte, ma anche un CM di Firenze che risale alle cime appenniche del Casentino, o una CM di Bologna che arriva pure allo spartiacque appenninico, o finanche una CM di Torino che arriva nelle valli alpine di Ceresole Reale, o di Genova sia lungo la costa che nell'entroterra) o di esclusione (Prato verso Firenze o Monza verso Milano).

Tuttavia il caso del Milanese e' forse uno di quelli meno patologici (include qualche area troppo rurale verso sud, ed esclude aree urbane verso Monza, Saronno o Legnano), per cui dovrebbe avere meno difficolta'.

Venendo quindi ai desiderata specifici per la CM di Milano, andrebbe chiarito quali sono gli ambiti di competenza. Si presuppone tutti quelli dell'ex Provincia e una parte di quelli dei Comuni membri. Da questo punto di vista per gli interessi quotidiani del cittadino medio la Provincia e'  sempre stata una entita' abbastanza anonima ...  si occupava di trasporti al di fuori del Comune capoluogo, di qualche parco (magari "bello" come il parco Nord) e poi ?

Le aspettative quindi vanno in positivo in due o tre ambiti, e in negativo o in chiaroscuro in un'altro.

Un ambito possibilmente positivo sarebbe quello dell'urbanistica in senso lato. Quindi pianificazione coordinata dell'edificazione (per evitare la cementificazione e il consumo di suolo arbitrario) e tutto quello che una volta erano i piani regolatori,  e aspetti specifici come istituzione, protezione e forse anche gestione dei parchi, viabilita' particolarmente a media distanza, infrastrutture come fognature e corsi d'acqua (finalmente si sistemera' il Seveso ?) ecc.

Un ambito sicuramente positivo sarebbe quello dei trasporti pubblici. Qui il modello da seguire e' quello dei Verkehrverbund tedeschi (in realta' anche senza CM mi accontenterei di un MailanderVerkehrVerbund !), che sono strutture tecniche e snelle di coordinamento ... a quanto mi dicono loro se le cavano con qualche stanza di ufficio con pochi dipendenti, che attuano tecnicamente le direttive del consiglio di gestione a cui partecipano enti locali, ferrovie e aziende di trasporto, e fanno da unica interfaccia tra il cittadino e le aziende. Per quanto io preferisca l'azienda pubblica alle privatizzazioni, per il cittadino passeggero potrebbe essere del tutto trasparente chi gestisca le linee e i treni. L'utente di un Verkehrverbund vede il Verkehrverbund come chi decide percorsi e orari delle linee e li rende pubblici (sito web, cartine ecc.) in un modo unitario, come chi decide le tariffe e le forme di biglietti e abbonamenti che pure sono unitari ed uniformi e semplici.  Il Verkehrverbund decide nel senso che da' disposizioni autoritative alle aziende, per cui il sistema tariffario e' semplice e unificato, e le beghe tra le aziende per ripartirsi i ricavi non sono neppure percepite dall'utente; oppure gli orari sono ottimizzati per rendere facili le coincidenze e minimizzare i percorsi di percorrenza, non per chiudere i turni delle aziende. So che in Regione esistono p.es. personalita' tecniche con la competenza e la passione necessaria (cfr. http://www.stagniweb.it) e sarebbe necessario che la CM acquisisse persone simili e le sostenesse nel loro lavoro.

L'aspetto che considero in chiaroscuro e' legato al contrasto tra due ambiti, da un lato la governance (elettiva o di secondo livello) e dall'altro la vicinanza e semplicita' dell'erogazione dei servizi ai cittadini. Mi pare p.es. che esista una clausola per cui d'ufficio il Sindaco del capoluogo e' anche Sindaco Metropolitano (il che ha sicuramente un suo senso), e che se si vuole avere una elezione diretta (che per certi versi potrebbe essere auspicabile) occorre spezzare il comune capoluogo in tanti comunelli (il che non e' affatto desiderabile).  Infatti l'attuale territorio del comune di Milano e' ormai un continuum, in cui i confini delle zone di decentramento (prima 20 poi 9) e' del tutto arbitrario.

Ora pensiamo a quali servizi sono erogati dal o entro il Comune ... e con cui il cittadino puo' avere a che fare quotidianamente o comunque spesso ...  gli uffici di anagrafe, la raccolta dei rifiuti, i mercati settimanali, i trasporti pubblici (ma questi potrebbero essere validamente gestiti unitariamente al livello superiore della CM come detto sopra), i servizi sanitari (formalmente pero' di competenza regionale).  Per questi servizi il cittadino vuole avervi accesso nel modo meno vessatorio e piu' pratico. Per cui magari un anziano preferisce accedere agli uffici vicino a casa, ma chi lavora o studia in una altra parte della citta' preferisce farlo vicino a dove lavora.  A questo punto se per fare la carta di identita', pagare la TARI o farmi ricoverare o fare una visita medica dovessi essere obbligato ad usare l'ufficio, la procedura o l'ospedale che stanno entro i confini del comunello, e non invece o quelli che sono vicini al posto di lavoro, o quelli che sono vicini a casa ma fuori comune (gia' ora p.es. chi abita in viale Monza puo' trovare comodo andare all'ospedale di Sesto, o andare a prendere il treno a Sesto, per cui deve pagare una sovratassa), allora ...

... o i servizi vengono affidati alla CM, e quindi il cittadino metropolitano puo' accedervi da qualsiasi sede nel territorio della CM che ritenga conveniente ...

... oppure e' meglio che il Comune di Milano rimanga come ora

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