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Buon giorno

credo fondamentalmente che i servizi sociali siano essenziali per una città anzi per tutte

e credo che sia altrettanto vitale per la nostra città poter dare un grande segnale di risveglio.

Il quesito non si può risolvere mettendo la questione expo o servizi sociali, questo modo di ragionare porta all'inevitabile scontro tra parti sociali differenti per natura ma uguali per appartenenza cittadina.

Ho letto i vari commenti tra cui la difesa del diritto minimo di indennità e la comprendo molto bene essendo io un lavoratore autonomo a partita iva con un reddito piuttosto basso e una compagna con cui ho avuto un figlio che è disoccupata dopo 9 anni di lavoro in una nota onlus.

Credo però sia necessario capire l'opportunità strategica nell'affrontare l'expo non come una tassa ma come un vero e propio investimento per ridare slancio a milano sia come città internazionale sia per lo spirito che agli inizi del secolo scorso la faceva essere capitale dell'avanguardia europea sia per iniziative culturali che industriali e teconlogiche.

Io sono molto innamorato di milano e l'ultima votazione del consiglio comunale ha dimostrato quanto la società civile sia dentro un cambiamento ora serve un grande cambiamento reale economico.

Un esempio è stata l'olimpiade di torino e quello che è rimasto in una città che ha rotrovato nuova linfa e nuove prospettive.

L'expo è adesso e non si può perdere mentre i servizi sociali devono essere SEMPRE garantiti.

Inoltre immaginiamo gli interventi che faranno bene alla comunità e i soldi che arriveranno da varie altre parti a patto di sfruttare l'occasione come rilancio e non di mangiare solo i soldi.

ciao e a presto

ludovico

NB. mi associo alla miriade di soldi che qualsiasi amministrazione butta via per uffici e persone altamente non competenti o addirittura inutili.