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Riprendo volentieri un articolo molto aderente di Walter Cherubini ( in allegato ) che parla del progetto di riqualificazione delle periferie legato allo sviluppo della Città metropolitana.

Tale e tanto è lo scrivere sull'argomento da parte della politica e della sociologia che tutto si riduce a retorica pura visti i progetti falliti, le chimere e le fanfare.

Resta il fatto che nelle periferie c'è il futuro non procrastinabile di Milano.

Dalle periferie partono i progetti più interessanti, le iniziative di integrazione, i percorsi formativi per una nuova società multiraziale, non classista e soprattutto inclusiva nel rispetto del cittadino in quanto primo obbiettivo di una classe dirigente all'altezza della situazione.

Una classe dirigente che ad oggi sembra non esista come non esiste il rispetto verso il cittadino a partire dalla mancanza di risposte alle tante domande e alla scarsa aderenza con la realtà del marciapiede.

GG