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Incredibile, ma vero. La sinistra di Milano per anni ha imposto le bandiere arcobaleno (simboli non istituzionali, ma "privati" della loro fazione politica) dalle sedi di alcuni minicipi.

Cosa che io ritengo del tutto abusiva, illegale e frutto di arroganza e prepotenza e mancanza di rispetto verso le istituzioni.

Purtroppo, nessuno ha mai detto niente su questo malcostume (alla faccia dei "diritti", a cui si appella sempre certa gente, ma solo quando gli fa comodo).

Adesso qualcuno, con le nuove maggioranze nei municipi, vorrebbe far rispettare il diritto e la correttezza istituzionale e togliere (come sarebbe sacrosanto) quelle bandiere dai pennoni delle sedi istituzionali. O per lo meno non metterle, perchè nessuno è obbligato!

Però scoppia lo scandalo. I dittatori di sinistra si infuriano e si indignano: "ma come, non possiamo più fare i nostri porci comodi come sempre?..... Leggetevi la notizia direttamente da uno dei loro giornali,  Repubbica: http://milano.repubblica.it/…/n…/milano_gay_pride-142505154/

Ora, io dico, perchè mai il simbolo di una fazione politica e ideologica deve essere imposto a tutti essendo piazzata du una sede istuzionale? Siamo in uno stato di diritto, o nella repubblica delle banane?

Ci vengono a raccontare che se non accetti i loro drappi colorati,  sei "omofobo", sei "contro i diritti",  sei "discriminatore",  se "fascista", ecc. ecc. (ma i fascisti sono solo loro!!!). Ma è assurdo.  Siamo veramente al ridicolo e al delirio.

Sarebbe come dire che, se non vuoi esporre le falce e martello allora sei "contro i lavoratori"... O se non vuoi esporre la svastica sei "contro il popolo tedesco".

Insomma la stessa logica dei regimi totalitari. Che ritroviamo a Milano dominato dalla sinistre (legate  alle lobby LGBT, che, ricordo, non hanno niente a che vedere con gli omosessuali, ma solo con una strumentalizzazione politica degli stessi).  Così come la loro bandiera arcobaleno non rappresenta nè la pace nè i diritti, ma il contrario esatto, cioè la dittatura e l'arroganza. Per questo ci tengono tanto.