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Inviato da avatar Andrea Calori il 05-10-2016 alle 23:07

Caro Andrea, la tua proposta mi ha acceso immediatamente molti ricordi che attraversano più di un ventennio.

Mariella era di certo una donna tenace, che lottava mettendo tutta se stessa e lasua passione civica per ciò che era pubblico.  Ha fatto passare ago e filo dentro uffici, Consigli, assemblee e cariche istituzionali affinchè prendessero forma quei processi che richiedono il consenso di tanti ma che pochi - veramente pochi - avviano e sostengono con questa capacità di mettere insieme pezzi di diverse istituzioni. E, alla fine, una cucitura dopo l'altra, emergeva una trama che diventava un tessuto condiviso che teneva insieme le persone, le cose e il loro senso.

E, a fianco di tutto ciò, non si può non ricordare la sua attenzione per le persone che stanno dentro alle istituzioni e per tutte quelle che pur stando fuori dalle istituzioni, scambiano con esse nuova linfa.

La sua tenacia l'ha portata a confronti duri con molte persone. Non so quanti dei suoi amici e delle persone di cui lei si fidava maggiormente non abbiano avuto almeno uno di questi confronti duri. Ma queste durezze facevano parte della passione per le cose ed erano anche strumento per costruire sintesi non banali, per condividere i fondamenti delle cose e per superare gli ostacoli con le energie di tutti.

Mariella ha trasmesso a tutti noi la passione per l'idea di mondo, di terra e di spirito che aveva San Bernardo e che si è incarnata in Chiaravalle. Quel luogo da cui è rinata Milano dopo anni, per farla tornare allo splendore e al rilievo europeo che la città aveva avuto ai tempi di Ambrogio e per farla andare avanti, anche oggi.

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