Rispondi a:

Inviato da avatar Stefano D'Onofrio il 06-10-2016 alle 14:24

1° detto che: se rientri a casa da Bologna a Milano paghi il pedaggio? E' la stessa cosa. "Charge" non è "tassa", è "addebito", "onere", quello che paghi per attraversare una barriera.

2° detto che: al contrario è stato ampiamente dimostrato che l'inquinamento da gas di scarico è responsabile di un'enorme percentuale dell'inquinamento atmosferico (Legambiente: "i maggiori responsabili sono soprattutto le automobili, che contribuiscono, sul totale emesso dal trasporto stradale, ad un terzo del Pm10, al 40% circa degli NOx, a due terzi del benzene e della CO2", Arpa Veneto: "i trasporti determinano un contributo alle emissioni intorno al 30% rispetto al totale; gli impianti di riscaldamento contribuiscono per circa il 15%")

3° detto che: la distanza, anche solo di poche decine di metri, dalle fonti di polveri più sottili determina un crollo delle stesse. Il "pm10" è la più grossolana delle forme misurabili, ma quella che penetra negli alveoli è decisamente abbattuta. Le misurazioni fatte ad altezza naso in una strada senza traffico e in una trafficata cambiano drasticamente. Addendum: con l'introduzione di Area C il traffico entro la cerchia è diminuito del 30% circa e il traffico complessivo in città del 5-6% circa. Dove sarebbe "la congestione che la cerchia genera"?

4° detto che: "sembra sempre e comunque" se non ne si conoscono gli effetti positivi che, anzi, devono essere rafforzati.

1° mi chiedo: Area C è una "congestion charge", serve, come dice la parola stessa, a togliere congestione (effetto ottenuto, vedi sopra). Che un'auto vada a Gpl, a Metano o a pedali, determina comunque congestione. La scelta di togliere una categoria dal pagamento sottosta alla volontà di incentivare l'acquisto di certi tipi di auto, meno inquinanti, a scapito di altre, ma è un fine secondario

2° mi chiedo: i cittadini milanesi sono stati favoriti dalla diminuzione della congestione e dalla disponibilità di risorse ecnoomiche in più. La "penalizzazione" di cui lei parla è puramente soggettiva ed è vissuta da una decisa minoranza della popolazione (dato che i tentativi fatti per raccogliere firme contro Area C hanno sbattuto pesantemente il muso contro i numeri)

3° mi chiedo: credo sarebbe auspicabile un provvedimento (meglio, una serie di provvedimenti) che favorisca chi usa mezzi alternativi all'auto, favorendo la lotta all'inquinamento, la velocità dei mezzi pubblici, la sicurezza stradale, ecc.. 

4° mi chiedo: i mezzi pubblici milanesi costano meno che in ogni città europea con rete di trasporto paragonabile. Meno sia a livello assoluto che in proporzione al costo della vita per i cittadini milanesi. Molto di meno rispetto a città italiane dove il biglietto costa come a Milano e la disponibilità di mezzi/persona e mezzi/km è molto inferiore. Il rapporto qualità/prezzo del trasporto pubblico milanese è eccellente. Se usassimo i prezzi medi europei un biglietto potrebbe costare 2,50 e nessuno si potrebbe lamentare. I milanesi, tra l'altro, usano in massa il mezzo pubblico, più che l'auto. Sono i commuter (i pendolari) che lo usano poco, perché mancano i collegamenti efficaci tra l'hinterland e la città.

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta