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"Dall'Ufficio Stampa del Commune dammilano:
A'pedata
La maccaronata del Pollitecnico, e comm uno s'immagina a città dent a testa sua.
S'aggiudica l’accatton u progetto “Cantieri Miei”, per facilitare li poveri disgraziati che in sti ggiorni de festa se perdono in un infierno dantesco, fatto e scavi per la metro 4 e buche nelle strade che ancora un po' che sò ggrandi ce cadono dentro pure i tram e anche loro diventano come i metrò portannose la gente sottoterra. Utile anche alli vecchi che stanno tutto il dì a fissare le aree circostanti i cantieri..."
Non è la prima volta che lo dico: open data, smartcity, app...
Sono un di più, e nelle attuali condizioni della città uno spreco.
Dite che premierebbero anche una app in grado di segnalare le buche nei marciapiedi a chi cammina distratto dal cellulare?
Ma bravi, invece che riparare le buche diamo soldi per creare applicazioni che ce le fanno schivare, roba da paese dell'incontrario in cui il superfluo diventa servizio pubblico.
Nelle periferie è emergenza degrado, emergenza tutto e di più.
Un tempo ricordo che l'inquinamento era l'unico e più grande problema della città: oggi ci dà fastidio solo perché provoca la nebbia ed inutili e cavillosi blocchi del traffico.
Ci scivola tutto addosso: smog, scioperi atm, cantieri, sindaci sospesi, extracomunitari incivili, case popolari a pezzi, rifiuti ovunque, marciapiedi che sembrano latrine... scivolano leggeri sul nostro smartphone: siamo informati di tutto, lo sappiamo, è così. e questo sembra bastarci.
La città è agonizzante, preda della crisi, delle imprese che chiudono, degli immigrati e della povertà dilagante, ma per nascondere tutto basta un bell'annuncio ogni tanto, qualche ottima iniziativa fatta passare come una panacea anche se riguarda pochissimi e non risolve nulla... però è economia, o meglio, permette di indirizzare i soldi pubblici verso settori e persone specifiche.
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