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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 17-09-2011 alle 21:29

Dichiarazione di Marco Cappato, Edoardo Croci e Enrico Fedrighini, a nome del Comitato referendario

Gli scenari proposti dalla giunta Pisapia sul futuro di Ecopass hanno il merito di aver delineato le alternative possibili in modo trasparente di fronte alla città. Come Comitato promotore dei referendum chiediamo una cosa sola, semplice semplice: SI RISPETTI IL VOTO POPOLARE, E SI ABBIA IL CORAGGIO DI GUARDARE AL FUTURO, senza pasticci e senza cedere a piccoli interessi di corto respiro!

Per farlo, è necessario adottare una misura chiara e leggibile, che abbandoni le differenziazioni per classi di veicolo, per arrivare a un modello di tariffa che riguardi tutte le auto private esclusi i veicoli elettrici, fissando una soglia adeguata per reperire le risorse necessarie a realizzare una vera e propria rivoluzione del modello di trasporto urbano: l'abbandono, graduale ma inesorabile, dell'auto privata, a favore di modelli di mobilità sostenibile e recupero degli spazi pubblici.

Vogliamo ricordare che il quesito sul quale il Comitato ha raccolto le firme indicava chiaramente una "tariffa giornaliera di 5 euro per i veicoli per trasporto persone (prevedendo agevolazioni per i residenti) e di 10 euro per i veicoli per trasporto merci". Con le risorse disponibili, oltre a dare un impulso senza precedenti in Italia al trasporto pubblico e collettivo, alle piste ciclabili e alle pedonalizzazioni, si dovrà anche investire per fornire ai commercianti alternative praticabili, come la creazione di piattaforme di distribuzione con veicoli elettrici.

Nell'oppore dunque un fermo NO ad ogni ipotesi che preveda sia l'abbandono del sistema di tariffazione, sia l'applicazione di differenziazioni troppo complesse, chiediamo che la tariffazione del traffico ("congestion charge") sia realizzata seguendo le indicazioni tariffarie previste dal referendum e con il vincolo assoluto di RESTITUIRE IL RICAVATO AI MILANESI sotto forma di investimenti per la mobilità sostenibile, prevedendo in tal modo la graduale estensione dell'area a pagamento.

Siamo convinti che l'amministrazione Pisapia, se si farà forte della volontà popolare, sarà in grado di realizzare scelte coraggiose nell'interesse di tutta la città.

Milano, 17 settembre 2011

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