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Benvenuto per qualche giorno nel mio mondo e in quello che molti altri milanesi vivono quotidianamente per necessità o scelta.
Il mondo dell'automobilista prevede grandi magazzini in cui recarsi per fare la spesa una o due volte la settimana, distribuire i propri affetti un po' in tutto il territorio e mantenerli grazie a continui spostamenti. Andare a lavorare ovunque ci sia disponibilità senza doversi curare dell'impatto che uno spostamento quotidiano per raggiungere il posto di lavoro comporta. Uscire fuori città per raggiungere una seconda casa o un luogo di svago appena possibile...
Nel mio mondo è importante che i piccoli negozzi e i mercati sopravvivano, ci si deve organizzare per procurarsi poco alla volta, giorno per giorno quel che serve, selezionare il lavoro tenendo in grande considerazione gli spostamenti e il loro costo (anche sociale). Impegnarsi perchè il mio quartiere sia vivibile e possa offrirmi dei momenti di svago e relax senza essere obbligato a spostarmi altrove.
Tutto questo sopportando inquinamento, traffico e inefficienze. D'altronde viviamo nella società dell'automobile.
Poi l'auto ogni tanto sono obbligato a usarla anch'io, ma pensa se io, e tutti quelli come me che comunque continuano a preferire la bici e i mezzi pubblici, decidessero di usare sempre e solo l'auto.
Gli automi starebbero allora fermi nel traffico ogni ora del giorno, sottoposti a livelli d'inquinamento inaccettabili.
Per questo sostengo che una riduzione del traffico non può prescindere da una trasformazione che renda la città meno dipendente dalle autovetture.
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