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Inviato da avatar Roberto Michele Mazzilli il 02-03-2017 alle 13:44

Io penso che Lei possa studiare a casa sua, come facevo io, eventualmente facendosi raggiungere dagli amici, e scambiando abitazioni, anche anguste.

Le biblioteche sono spazi inutili con gente inutile che costa magari potendo fare altrove delle cose eccezionali: oramai hanno inventato da 80 anni i computer che si possono usare a distanza.

Le attività collegate non so cosa siano: Lei è pagato dallo stato tramite l'università per studiare non per fare altro: l'altro se lo faccia a sue spese nei luoghi che preferisce, nessuno glielo impedisce, non lo pretenda dai cittadini.

Se Lei studia fisica alla fine ci aspettiamo da Lei un dottore in fisica, chimica un dottore in chimica, biologia un dottore in biologia: se lei vuole fare il pittore, sono fatti suoi e lo faccia a spese sue, l'università non c'entra.

Se invece parla di attività collaterali all'università, mi immagino solo laboratori, già inclusi nei corsi, seminari, ma questi sono liberi non a spese del cittadino.

Ogni studente costa moltissimo allo stato e deve fare le cose per cui vengono investiti i soldi, il resto scelta personale.

Mi scusi il tono un pò brusco, ma forse non si ha idea che chi studia ora è un privilegiato.

Io vorrei che Lei, una volta ben laureato, trovi un lavoro consono con la sua laurea: su questo investirei. Sul resto, NO.

Per fare salotto nessuno pretendea una biblioteca.

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