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Le social street sono liquide, piazze di confronto e passeggio dei cittadini che le hanno scelte (non sono iscritti, le hanno solamente scelte).

Luoghi informali, di ritrovo, divertimento, discussione... proprio come una piazza, tante piazze. 

D'improvviso saltano fuori due personaggi che, più o meno dicono:

"Ueilà, la piazza va recintata e metteremo dei portavoce che riferiranno le vostre idee e desideri..."

"...la piazza diventerà un luogo dove ogni gesto e pensiero sarà regolato dai referenti..."

I referenti? di cosa? che "referrono"? chi li sceglie? chi li elegge? come si eleggono? premendo "mi piace"? chi valida e controlla le elezioni? perché lui referente e non io? la sua fedina penale è più corta della mia? e la tua?

"Mi manda Picone!!" ok, abbiamo trovato un referente... ce sò antri?

Ma il Municipio non è già il referente di tutti i Cittadini? Già non promuove e sviluppa le attività virtuose? già non dialoga con i cittadini?

Il Municipio è eletto, con regolari elezioni previste dalla legge. Questo è il fatto; è l'unico referente legale e costituzionale che abbiamo.

Questa balorda iniziativa, in antitesi alla partecipazione reale, che se non fermata distruggerà l'essenza delle social street, secondo me ci racconta:

1) Non sanno ancora cosa sono le social; invece di frequentarle, se le sono fatte raccontare da Maria De Filippi (brava persona peraltro, non se ne abbia a male...)

2) Hanno visto grandi serbatoi di voti, un pò come lo scoiattolo di "era glaciale"; rincorre follemente la ghianda.

3) Le social, con la loro leggerezza e la loro incontrollabile informalità fanno male al cuore di chi fa la conta giornaliera dei tifosi.

Leggendo quell'avviso mi si gela la schiena; lo hanno scritto persone che si son stracciate le vesti in difesa della costituzione e adesso la prendono per il naso. 

In un'epoca dove anche le auto iniziano a guidarsi da sole, c'è ancora qualcuno che vuole metterci l'anello al naso, con prepotenza e arroganza.

Per il nostro bene, naturalmente.