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Inviato da avatar Roberto Michele Mazzilli il 07-03-2017 alle 19:25

Oramai i poli si fanno sulle reti di computer, quello che è ipotizzato è l'ennesimo spreco di soldi pubblici levati a forza dalle tasche del cittadino.

Ottimizzare gli spazi attuali, dismettere corridoi di apparrechiature obsolete (lo erano di già nel 1971), fornire le università di mezzi del proprio tempo, migliorare l'organizzazione, può bastare per trasformare un'università convenzionale in un'università all'avanguardia, se e solo se, il senato accademico è all'altezza.

Pensare di trasferire spazi enormi, apparecchiature obsolete, volumi cartacei da archiviare, banchi di legno, serve solo per donare centinaia di milioni di euro nelle tasche dei soliti operatori, senza aggiungere niente all'università Europea o no.

Se io mi collego da casa in una lezione del professore di informatica, precedentemente registrata in digitale, io ho una potenza 1000 volte maggiore, ad uno studente che deve stare fuori casa per mesi ad impegnare spazi che non ci sono (a buon mercato), ad intasare mezzi pubblici, dopo un progetto di quelli eterni che avrà anni luce di ritardo, visto che non siamo capaci di dare 200 casette di legno ai terremotati dopo 7 mesi, riusciamo noi a dare in poco tempo un'università nuova, anzi vecchia, a 30 km di distanza ?? 

Dobbiamo far rientrare i project managers che vanno a fare le dighe in Africa per avere tecnici qualificati a gestire le decine di migliaia di attività dello spostamento, e la laurea non basta, serve la teoria applicata ai progetti.

Per me un progetto faraonico da cancellare subito, stornando i soldi ad aiutare la gente senza lavoro, senza cibo e senza casa.

Facciamo le cose che servono, le piramidi le hanno già costruite 5000 anni fa.

Due domande: previsioni di costo e CUI PRODEST ??

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