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Inviato da avatar Franco Puglia il 11-01-2018 alle 11:40

Gentile Bruno, non sono d'accordo e motivo perchè:
1. Assicurare un albero potato non ha molto senso. Assicurarlo contro quale tipo di evento ?
Senza rami e foglie o con rami grossi, l'albero offre scarsa resistenza al vento e la sua probabilità di caduta è praticamente zero.
2. Nessuno di noi sa QUANTO possa costare assicurare le "foreste" cittadine contro i danni da caduta accidentale di tronchi o rami. Quindi prima di ragionarci sopra servirebbe sentire una assicurazione.
3. Che potare un albero ne stimoli artificialmente la crescita è, temo, una leggenda. Se ad un albero VIVO tagli tutti i rametti che producono foglie, la pianta, per respirare, DEVE ricostruire un MINIMO di ramificazione e fogliame, con uno sforzo biologico non indifferente, cosa evidente, visto che deve sintetizzare materiale biologico in massa, avvalendosi solo di quanto riesce ad attingere dal terreno con le sue radici. In assenza di potatura la pianta fa uno sforzo minore, e ripara solo i danni prodotti dalle intemperie e dagli uccelli, se non dagli umani.
4. Se il ragionamemto dello stimolo avesse senso, allora dovremmo potare anche le radici per "stimolare" la pianta, cosa evidentemente priva di significato. Radici e rami con fogliame sono due facce della medesima medaglia: con le prime la pianta assorbe sali minerali ed acqua dal terreno; con le seconde assorbe energia luminosa  termica, oltre alla CO2, necessaria per il ciclo vitale con estrazione del carbonio per la lignificazione, ed espulsione dell'ossigeno.
5. Senza foglie abbondanti, niente sintesi clorofilliana, niente metabolismo della CO2 e niente arricchimento di ossigneo in atmosfera.

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