Rispondi a:

Inviato da avatar Gianluca Gennai il 06-02-2018 alle 12:39

Buongiorno Bertini,

conosco bene l’argomento essendo anch’io una delle tante vittime di area C.

Il problema di area C non e’ solo un possibile accesso involontario e tuttavia inevitabile come nel Suo caso.

Vi sono anche molti altri aspetti che vanno approfonditi in seno ai diritti del cittadino.

Usufruire dei percorsi cittadini liberamente sia pure nel rispetto del codice della strada e delle limitazioni eventuali ma condivise, é un diritto di cittadinanza e non di residenza o di domicilio.

Risolvere il problema come Lei sa, non è facile per i tanti motivi noti e meno noti ma vale la pena continuare a denunciare gli episodi che si traducono in evidenti esempi di dazio imposto ai non residenti del centro città che, pro domo suo, hanno spinto la politica tout court, a  chiudere i bastioni sbandierando il vessillo dello smog eleggendosi a paladini della salvaguardia dei monumenti e della salute di tutta Milano ( poco conta se le periferie sono spesso collassate e assediate dai pendolari che arrivano in auto e lasciano la propria auto in prossimità di un tram o un passante o una metropolitana ).

Questa apparente retorica suona come la campana di Hemingway perchè l’aria non é sezionabile se non in un sistema monodimensionale, quella di periferia é esattamente quella del centro città e le polveri sottili si distribuiscono pressappoco equamente su tutta Milano, guglie comprese, ergo, area C non serve a molto se non in determinate aree in prossimità dei monumenti come il Duomo o il Castello dove peraltro c’é un moto al luogo turistico che va oltre il concetto “limite” di  smog.

Facciamo un salto indietro, quando il Duomo era nero, lo era per via delle auto? Ma se non c’erano ancora le auto... era invece il carbone che fuoriusciva dai camini e ricadeva per gravità sulla città tutta. Ecco un esempio di informazioni fuorvianti e pilotate. Non che lo scarico delle auto non inquini, ma certo il contributo in termini % é scientificamente molto discutibile rispetto ad altre fonti ( un tema a Noi molto caro ).

Per area C ci sono poi gli aspetti civici e umani, un esempio su tutti é l’accessibilità alle tante cliniche di eccellenza immerse nel centro città ( quindi area C ), NON CONVENZIONATE per un esonero TOTALE dal pagamento di accesso nei casi in cui  una famiglia perferica debba assistere un proprio familiare per piu’ giorni, per esempio un minore per il quale la legge impone la presenza di un tutor familiare. L’esonero é consentito solo in casi di emergenza ( pronto soccorso o in casi di vita o di morte e solo se Sai che esiste un modulo da riempire entro un certo tempo e quindi burocrazia e rapidità che presuppone lucidità forse non presente in certi casi della vita ).

Faccio un esempio: se Sei un papà che lavori fuori Milano come dipendente e hai un cambio con Tua moglie alle Sei del pomeriggio per assistere Tuo figlio ( non in fin di vita ma sofferrente di una qualsiasi patologia complessa ) e devi andare alla De Marchi, Sei spacciato, devi prenderti dei giorni di ferie anche se non le hai o paghi area C, oltre al parcheggio Autosilo, anch’esso privo di convenzioni con gli enti ospedalieri e quindi a carico totale del cittadino e non vale il certificato medico fatto " in scienza e coscienza " in quanto non sono previsti esoneri se non in casi " ad personam ".

Area C va rivista non tanto nel motivo della Sua esistenza ma nelle espressioni con cui viene imposta al cittadino senza utilizzo " di variabili condivise " e tanto meno di " buon senso " in ordine ad una logica del guadagno speculativo o almeno questo é il percepito.

E’ certamente un argomento caro a Noi tutti che affronteremo non solo con delle critiche ma anche con delle proposte anche se gli spazi di trattativa saranno infinitesimali. Area C  é " un nervo scoperto " che probabilmente non rientra nel concetto di " partecipazione ".

Gianluca Gennai

Accedi

Devi inserire Nome utente e Password per inviare un messaggio. Se non li hai prosegui inserendo il contenuto della risposta e i dati personali (nome, cognome e email) oppure Registrati

L'accesso a questo sito è possibile anche per gli Aderenti alla Rete Civica di Milano selezionando nel menu a tendina la voce "Aderente della Rete Civica di Milano".

Contenuto della risposta