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Inviato da avatar Enrico Vigo il 27-11-2011 alle 18:43

Mi chiedo se non si possano prescrivere capitolati e criteri costruttivi seri e rigorosi e qualificare imprese adeguate, in grado di far fronte agli impegni in tutti i sensi, e capaci di tecniche costruttive d'avanguardia, con l'istituzione di un controllo neutrale dei lavori (con poteri ben definiti) tale da rassicurare i residenti.

Per quanto riguarda il verde si prescrivano altezze dello stato di terra di cultura tali da consentire il radicamento di alberi di adeguata dimensione, quanto all'irrigazione non dovrebbe essere difficile sfruttare l'acqua di falda.

In un contesto di regole certe e fatte rispettare, come avviene in qualsiasi paese civile o normale, penso si possa ancora fare qualcosa, il pubblico deve essere il garante supremo super partes del rispetto delle stesse e della difesa di tutte le parti interessate, imprese, committenti-acquirenti, residenti.

Con le regole dobbiamo vincere i filibustieri, i pressapochisti e tenere lontano gli incapaci e i truffatori.

Saremo capaci? Diventeremo mai adulti capaci di un paese normale?

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