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Inviato da avatar Lorenzo Pozzati il 27-12-2011 alle 10:26

"Per denigrarlo si è arrivati a dire: “prima fascista poi antifascista”, come se un giovane cresciuto nel fascismo, e che poco più che ventenne rompe con l’unica ideologia che impregna l’orizzonte, e sceglie la montagna e il rischio della vita dalla parte della libertà, sia testimonianza di ambiguità anziché di radicalità e coerenza nelle supreme decisioni morali. La verità è che Giorgio Bocca è sempre stato detestato dai più, quelli che hanno accesso ai media, intendiamo, quelli corrivi con l’establishment, la gente di potere e d’ipocrisia che sempre più saldamente sta soffocando l’Italia. Le anime vili, le anime della “morta gora”, che si vanno moltiplicando tra tanti suoi “colleghi” che invecchiano malamente, e che ora gli concederanno qualche riconoscimento “peloso” solo perché la sua voce che non si piega e la sua critica senza compromessi non potranno risuonare più".

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/26/179988/179988/

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