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Inviato da avatar Bruno Alessandro Bertini il 24-02-2012 alle 21:54

Scrivo una mia impressione, non prendetela alla lettra: non vuol essere una proposta ma solo uno spunto di riflessione.

Rimpiango un passato di Milano in cui erano i cittadini a fare impresa in un circolo virtuoso che ha portato milano ai vertici della qualità per molti anni.

Penso a realtà come l'AEM o alla centrale del latte...

Dai bisogni di una grande città nasceva una risposta che prima delle istituzioni era dei milanesi.

La città ricca investiva e lavorava per ottenere il miglior servizio, con una tecnologia all'avanguardia e la consapevolezza che si stava lavorando per se stessi.

Poi tutto è finito e quelle realtà sono state sottratte alla città e vendute per poter competere su mercati più vasti.

Se vi fosse un buon progetto per fare una centrale di riciclaggio dei milanesi per i milanesi sono convinto che in molti metterebbero mano al portafogli per realizzare una realtà che dia lavoro e un servizio indispensabile (e perché non anche un utile economico?).

Purtroppo non sarà così: non è più il tempo.

Ora ci sono i bandi europei, i tempi della democrazia, le centrali da copiare dalla germania (che poi si scopre che gliele abbiamo progettate noi) le autorizzazioni, le speculazioni, le tangenti, gli amministratori delegati di grido, le archistar internazionali, la concertazione, le mafie e le tangenti. Tutto amalgamato dalla burocrazia.

Un cospiquo prestito da chiedere a una qualche banca e da far pagare poi con interessi ai cittadini.

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