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Inviato da avatar Oliverio Gentile il 14-03-2011 alle 09:40

Da milano.repubblica.it:

http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/03/14/news/comunali_la_sfida_moratti-pisapia_riparte_fra_slogan_e_poster_giganti-13568138/

VERSO IL VOTO

Comunali, la sfida Moratti-Pisapia riparte fra slogan e poster giganti

I candidati iniziano oggi in contemporanea il secondo round della campagna elettorale per Palazzo Marino. Nessun simbolo di partito, ma i temi cardine dei rispettivi programmi
di ALESSIA GALLIONE

Da oggi annunceranno le loro promesse dai muri della città. È così, con le affissioni di nuovi manifesti e slogan, che Letizia Moratti e Giuliano Pisapia lanciano la “fase 2” della campagna elettorale. Per entrambi: nessun simbolo di partito, ma i temi cardine (sei per Letizia Moratti e quattro per Giuliano Pisapia) dei rispettivi programmi. E slogan, naturalmente, opposti. Perché se il candidato del centrodestra che punta alla riconferma insiste sulla continuità assicurando «stiamo lavorando» per una Milano «più vicina alle famiglie» o «dove sia facile «muoversi», quello del centrosinistra incoraggia alla svolta con un messaggio chiaro: «Il vento cambia davvero». E, di seguito, le conseguenze della nuova direzione che potrebbe avere Milano: «Spostarsi sarà più facile» o «respireremo più cultura» e «più ossigeno per economia e lavoro».

I manifesti della campagna elettorale (foto)

Eccole, le due città disegnate da Moratti e Pisapia: quella di oggi e quella di domani, a voler seguire le due strategie. Ed ecco i concetti chiave su cui insisteranno in questi due mesi. Il sindaco, che può contare su un budget milionario, tappezzerà la città di patinati manifesti 6 metri per 3. Sei diverse situazioni per parlare di verde, pulizia, vivibilità, trasporti, famiglia e sicurezza. E sei diversi scatti in cui è sempre lei la protagonista ritratta — come nel 2006 — dall’obiettivo di Bob Krieger. Moratti è raffigurata in sella a una bici del bike sharing, tra i bambini, con il testa il caschetto della M5, tra i vigili e gli spazzini dell’Amsa con tanto di ramazza. Sotto lo slogan che, dopo il “noi facciamo” della prima fase è diventato “stiamo lavorando”, la sua firma e l’indirizzo del sito internet attivo da domani. Tra qualche settimana, poi, i milanesi riceveranno a casa una pubblicazione con i risultati di cinque anni di amministrazione.

Di dimensioni diverse le affissioni del candidato di centrosinistra: dai piccoli poster (1x1,40 metri) ai medi (8x4) fino ai maxi (12x6) che compariranno su cabine e muri. In primo piano c’è lui: Giuliano Pisapia, in maniche di camicia e cravatta. E lo slogan che richiama sempre quel «vento che cambia» la città. I pilastri del progetto a cui mille persone hanno lavorato per due mesi all’interno dell’Officina del programma sono quattro: l’aria pulita, la mobilità sicura, il lavoro e la cultura. È attraverso queste parole chiave che Pisapia vuole raccontare una «Milano più aperta, più verde, più libera». Con una campagna che, raccontano i suoi, parte del basso e coinvolge volontari impegnati in 20 comitati di quartiere.

I 10mila sostenitori che hanno autorizzato il comitato elettorale a utilizzare i loro dati verranno presto chiamati per partecipare attivamente distribuendo materiali. Un’organizzazione all’americana, che comprende anche gadget che utilizzeranno l’immagine dell’arancia come simbolo del concentrato di idee dell’Officina. È anche così che Pisapia sta cercando di raccogliere fondi: per ora sono stati superati 300mila euro.

(14 marzo 2011)

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