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Inviato da avatar Stefano D'Onofrio il 10-05-2012 alle 10:38

Gentile Alfredo,

forse non ha letto bene il documento che abbiamo votato, che chiede, con la prospettiva di "proteggere" la ciclabilità, la disposizione della pista ciclabile sul marciapiede, appositamente allargato.
Io non sono per nulla d'accordo con l'idea che il ciclista debba essere forzato a passare su strade "meno trafficate" (cosa, tra l'altro, scritta anche nel manualetto che qualche mese fa venne presentato proprio dal comune) per evitare il contatto con le automobili. In particolare nell'area centrale della città ci sono mille difficoltà per i ciclisti...la pavimentazione, i binari, la sede stradale stretta e la scarsissima presenza di zone a traffico limitato o pedonali ad eccezione di quelle in prossimità del Duomo. La circonvallazione dei navigli è l'unico tratto dove la pavimentazione è eccellente e transita accanto a luoghi fondamentali (l'Università Statale, il Policlinico, la Cattolica, il Tribunale, la Sormani, il parco delle Basiliche, la Guastalla). Costringere il ciclista a zigzagare tra viette interne scomode, sconnesse e strapiene di macchine parcheggiate mi sembra una politica sbagliata.

La ciclabile della cerchia è stata certamente "buttata lì" dalla precedente amministrazione, senza pensare preventivamente agli effetti che ora vediamo costantemente (non solo il transito dei motocicli e le continue interruzioni dovute alle fermate dell'autobus, ma anche le necessità di alcune realtà che lì si affacciano, ad esempio associazioni di disabili che usano i pulmini), ma toglierla o permettere che venga sfruttata dai motocicli mi sembra sbagliato. Io stesso utilizzo la moto e quotidianamente percorro la circonvallazione. La differenza di velocità tra moto e bici è grande e la moto entra ed esce continuamente, mettendo il serio pericolo il ciclista che la percorre, è una pratica sbagliatissima e dannosa per tutti.

Come ultimo punto segnalo che in città dove la bicicletta è a tutti gli effetti un mezzo di trasporto, le piste ciclabili corrono parallele a tutte le strade, non solo lungo i percorsi poco battuti. Questa è la giusta politica di incentivazione all'uso di un mezzo che non inquina e che permette di spostarsi anche più velocemente di moto e auto nei percorsi cittadini (prove fatte da Legambiente non più di un paio di mesi fa).

La moto certamente non va penalizzata (sono d'accordo con lei, sebbene sia comunque un mezzo inquinante e sebbene sia da prevedere qualche politica specifica, soprattutto per la sosta, che in centro a Milano è diventata un problema), ma la sua incentivazione non passa per l'indiscriminato utilizzo di corsie ciclabili.

Ultima nota: tra pochi anni (speriamo) la parte Sud della cerchia dei Navigli sarà rivoluzionata dal passaggio della linea 4 della metropolitana, in quel momento si potranno fare scelte particolari sulla viabilità e la mobilità. Non possiamo però permetterci di aspettare questi anni lasciando le cose così come sono, perché di ciclisti "affamati" di luoghi sicuri ce ne sono tanti in città e tanti devono ancora scoprirsi tali.

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