Lavori in Piazzale e Corso LODI: pista ciclabile, marciapiedi,...

Cara Laura i lavori non sono solo sulla Piazza, si tratta di un percorso ciclabile continuo che congiunge Piazza Medaglie d'oro con Chiaravalle. Finirá in autunno

Pierfrancesco Maran

I lavori pubblici vanno fatti per lo meno due volte altrimenti non sono completi.

Ora sono curuiso di confrontare il prima e il dopo.

Uso tantissimo la bici ma negli anni non ho mai utilizzato quella pista ciclabile, un vero e proprio percorso ad ostacoli, contorto, zeppo di semafori e pedoni (tra cui bambini) che faticano a distinguere la sede del marciapiede da quello riservato alle bici.

Io avrei optato per parcheggi e allargamento della sede stradale con pista ciclabile a lato delimitata da segnaletica orizzontale.

Sospetto che continuerò a lottare coi camion dei corrieri parcheggiati in doppia fila e piastroni sconnessi che giustificano il proliferare delle mountain-bike.

Come ho già scritto approvo i lavori (anche se in grave ritardo) ma certamente è inutile fare piste ciclabili se poi si permette quanto documentato dalla mia foto allegata. La foto è stata fatta di mattina nell'orario classico di chi si reca al lavoro.

Grhhhhh! Per la foto più bella.

Ma quanti soldi sta costando sta pista ciclabile che c'era già....???!!! Ho dovuto fare l'abbonamento ATM, era questo lo scopo?

Grazie pe la risposta

Fedora Ramondino

Dato che adopero la bicicletta ogni giorno dico soltanto: FINALMENTE!!!!

Mi permetto di farle notare che:

1. La carreggiata sul ponte non era una pista ciclabile e per giunta era percorribile solo a senso unico dal centro verso la periferia. Molto spesso al termine del ponte, verso piazzale Lodi, c'erano i vigili che multavano le moto ma anche i ciclisti. Più di una volta ho dovuto scendere frettolosamente in mezzo alla strada per non incappare nel blocco alla fine del ponte.
2. Anche il passaggio che attraversava piazzale Lodi era solo pedonale e molto spesso le biciclette venivano prese a male parole dai passsanti.
3. Il ponte era inoltre uno dei luoghi più degradati del quartiere: macchine rubate, gabinetto dei senza tetto, centro di smaltimento della spazzatura. La nuova pista eliminerà (spero) la possibilità di usarlo per questi scopi.

Il fatto che venga creata una vera pista ciclabile ha quindi tutta la mia approvazione. Inoltre, essendo di ristrette vedute, Le dirò che preferisco che venga riqualificato il quartiere in qui abito rispetto a via Larga e che dell'Expo mi importa tanto quanto alla attuale giunta ossia nulla. Si tratta infatti di una manifestazione passeggera, mentre le piste ciclabile rimarranno anche nei prossimi anni.

Vi scrivo questo post da un mondo alternativo.

In questo mondo sono il responsabile dei lavori per la pista ciclabile in piazza Lodi.

In fase di progetto mi sono subito domandato come mai il traffico veicolare non si blocca (nella piazza) in prossimità dell'uscita che porta sul ponte della ferrovia.

In direzione opposta si blocca facilmente: parcheggi in doppia fila e blocco della carreggiata da parte di chi prende la circonvallazione e si mette di traverso quando c'è il semaforo rosso bastano a creare una bella coda inquinante e rumorosa.

L'uscita dalla piazza in senso opposto ha solo un semaforo pedonale ma evidentemente il rosso dura troppo poco. Anche la fermata del bus 77 non serve a creare un collo di bottiglia.

Il problema è che quella parte di strada non ha case adiacenti e quindi non ci parcheggia nessuno: anche quando si forma una piccola coda di auto che svoltano a destra restano due corsie libere e il traffico defluisce.

Come risolvere questo problema?

Alla fine ho trovato una soluzione semplice e geniale.

Fare degli stalli di parcheggio a sinistra della corsia più veloce.

Non a lisca di pesce ma quelli classici in cui se c'è spazio puoi entrare e uscire con manovre azzardate senza mettere la freccia, altrimenti resti mezz'ora con le doppie frecce a far manovra per entrare dove forse la tua auto non entra neppure.

Ne ho fatti pochi, in modo che anche se scomodi la gente sia costretta ad usarli.

Le case sono dulla carreggiata opposta, ma se qualcuno vede un posto dall'altra parte si lancerà velocissimo a fare tutto il giro della piazza per raggiungerlo e se nel frattempo viene occupato potrà percorrere corso lodi fino al successivo semaforo e fare un'inversione ad U per ricominciare il giro.

Un piccolo aumento del traffico che potrà dare molti risultati sommandosi a quello già presente.

Non è molto, ma pensare che se uno parcheggia mentre l'autobus fa la fermata tutta la carreggiata potrebbe bloccarsi non è un risultato da poco.

Dimenticavo di dirvi che in questa dimensione sono un genio del male che gode nel complicare le cose ai poveracci come voi.

Quando ci avvicineremo alle elezioni del nuovo sindaco, vedrà che li completeranno!!

Mi  piace l'idea delle casalinghe.

Mattarello alla mano e ordine pubblico.

Magari funziona anche per i padroni dei cani, che elegantemente tutte le mattine, portano i "tesori" più o meno grossi, a sporcare nei striminziti giardini lungo la pista ciclabile di corso lodi.

Ci pensate che "profumo" sedersi sulle nuove panchine????

Rifacimento marciapiedi C.so Lodi

Credo sia utopico sapere di chi è la mente a dir poco bizzarra che ha partorito il rifacimento del marciapiedi e pista ciclabile in C.so Lodi tra Porta Romana e P.zza Lodi...

Però mi farebbe piacere sapere con quale logica si stanno modificando i marciapiedi e rifacendo la pista ciclabile (peraltro già esistente), interventi che stanno comportando di fatto il dimezzamento della carreggiata in uscita! Il tutto aggravato dal fatto che, a seguito del restringimento, non sono stati eliminati i parcheggi lungo questo tratto di C.so Lodi in antrambe le direzioni, cosa che avrebbe sicuramente snellito il traffico diventato ormai intollerabile in ogni momento della giornata.

Qualcuno sa darmi una giustificazione plausibile a questa bella furbata?

Grazie

Da p.Lodi a Corvetto è praticamente aperta, con qualche zig-zag in bici.

Che sollievo da casa mia (Vittoria) andare in Corvetto  in sicurezza, evitando le strette corsie in porfido ai lati oppure il pericoloso cavalcavia viale Puglie...

Finalmente un altro "raggio verde" della giunta Moratti in fase di completamento...

Aspettiamo Plebisciti-Argonne

Tra le varie mail che mi arrivano mi ritrovo la seguente, con le scuse dell'Arch. Montrasi...

"---------- Messaggio inoltrato ----------
Da: XXX
Date: 18 luglio 2013 09:23
Oggetto: Pista ciclabile Corso Lodi

A nome del Vice Presidente Pierangelo Tosi, trasmetto la nota dell'Arch.
Montrasi relativa all'oggetto.

To: XXX
Subject: Rif: pista ciclabile corso lodi
From: XXX
Date: Thu, 11 Jul 2013 09:00:05 +0200

Purtroppo non sono in grado di pronunciarmi. Sul lato nord di piazzale Lodi sta operando A2A Gas per sostituire un tubo marcio con (sfortuna) guaina in amianto, quindi noi non possiamo completare il lavoro di predisposizione dell'impianto semaforico; terminato il nostro lavoro interverrà nuovamente A2A per realizzare il nuovo impianto su tutto il piazzale, dando così la possibilità di aprire la pista anche all'intersezione con via Tagliamento, funzionalmente legata all'impianto di piazzale Lodi.
Altro problema è rappresentato dal fatto che per realizzare la nuova pista tra Ponti della Priula e Brenta è necessario rimuovere un platano morto; la cosa sembrerebbe banale ma ora, per rilasciare il parere fitosanitario obbligatorio per operare sui platani, ERSAF vuole essere pagata: purtroppo non c'è un capitolo di spesa cui attingere, quindi dovremo attendere le decisioni che scaturiranno dopo l'incontro tra Comune ed ERSAF, previsto per i prossimi giorni.
Noi continuiamo ad operare dov'è possibile, ma non è bello lavorare così, e poi facciamo brutta figura nei confronti dei cittadini.
Spero che la situazione si sblocchi.
Cordiali saluti

Arch. Pietro Montrasi
Settore Arredo Urbano e Verde
Servizio Programmazione, Progettazione e Realizzazione Verde
Resp. Progettazione e Realizzazione Verde - Ufficio 1
Via Zubiani, 1
20161 Milano

Da: XXX
Per: XXX
Data: 10/07/2013 20.19
Oggetto: pista ciclabile corso lodi

gentile arch. ciao mi sai dire quando sarà interamente fruibile la pista.
grazie ciao ptosi

"

Qui vi sono riportati due imprevisti, e passi per il tubo del gas, ma il platano?

E' forse cresciuto (e morto) nel frattempo che eseguivano i lavori?

In fase di progettazione non l'hanno visto?

E se l'hanno visto non era il caso di rimuovere gli ostacoli prima di cominciare i lavori?

Ora a causa dei tempi biblici la procedura è cambiata e bisogna pagare un extra imprevisto? Bene che se lo paghi l'azienda che ha fatto ritardo, di tasca sua, come sarebbe obbligato a fare qualsiasi cittadino che sbaglia, invece che usare sempre i soldi degli altri.

E poi il comune non ha nessun tecnico che può dare l'autorizzazione?

Insomma il comune deve chiedere un parere esterno per operare su un albero che è sua proprietà?

Per fare queste cose dovrebbe avvalersi di tecnici interni, altrimenti che se ne fa di un "Settore Arredo Urbano e Verde - Servizio Programmazione, Progettazione e Realizzazione Verde"?

Queste cose mi schifano non poco.