Tajani: sulla Fnac disponibili ad aprire un tavolo con sindacati e azienda

Nonostante l'impegno dimostrato dall'assessore Cristina Tajani, cui siamo molto grati, la dirigenza francese di Fnac si rifiuta ancora di dare ai suoi 600 dipendenti italiani risposte sul loro futuro, e di far sapere ai cittadini milanesi e non solo se uno store Fnac esisterà ancora nella loro città a partire dal prossimo gennaio.

Pertanto il nostro stato di agitazione si tradurrà in uno sciopero unitario di tutti i lavoratori Fnac d'Italia per l'intera giornata di venerdi 5 ottobre, con presidio, a Milano, davanti al negozio di via Torino, angolo via della Palla.

Invitiamo tutti i nostri soci, clienti abituali e non, ed appartenenti alle istituzioni, a venire a trovarci in via Torino.

Saremo felice di accogliervi!

A venerdì 5 ottobre!

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/12_novembre_6/fnac-protesta-lavoratori-dipendenti-2112577486306.shtml

Fnac: 600 lavoratori a rischio in italia, presidio a piazza affari

Fnac, i dipendenti in difesa del posto di lavoro
Presidio di oltre un centinaio fuori dalla Borsa

Il presidente del gruppo proprietario della catena di libri e musica è ospite di un convegno a Piazza Affari

MILANO - Ancora in piazza i lavoratori della Fnac che rischiano il licenziamento. Davanti a Piazza Affari delegazioni provenienti da tutti i negozi italiani della catena hanno protestato contro Francois-Henri Pinault presidente del gruppo proprietario di Fnac che, all'interno della sede della Borsa, interveniva a un convegno sul lusso.

LA MANIFESTAZIONE - Al presidio hanno partecipato circa 150 dipendenti. A rischio in tutta Italia ci sono 600 lavoratori. La manifestazione era stata indetta da Filcams-CGIL, Fisascat-CISL e Uiltucs-UIL che hanno proclamato una seconda giornata di sciopero nazionale, dopo il precedente del 5 ottobre scorso.
Lo sciopero arriva dopo due mesi di mobilitazioni dei lavoratori. L'assessore alla Cultura Stefano Boeri ha espresso solidarietà ai dipendenti della Fnac.

Fnac, protesta dei lavoratori

               

LA CATENA - Fnac è una catena francese di megastore di libri, musica, dvd e prodotti di tecnologia, presente in Italia con 8 negozi e un sito e-commerce, per un totale di circa 600 dipendenti dell’età media di 30-35 anni. Fnac è una società del Gruppo PPR, che detiene tra gli altri i marchi Gucci e Bottega Veneta. Il Gruppo PPR è presieduto dal multimiliardario François-Henri Pinault, che negli ultimi anni ha sempre più decisamente manifestato l’intenzione di spostare gli interessi del Gruppo sui marchi del lusso. Nel gennaio 2012 la sede centrale di Fnac annuncia con un comunicato stampa un'imponente ristrutturazione dell'azienda.

Redazione Milano online 6 novembre 2012 | 16:03

Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

FNAC. TAJANI: "AUSPICHIAMO MANTENIMENTO OCCUPAZIONE E CONTRATTO COLLETTIVO"

Milano, 28 novembre 2012 – “La proprietà di Fnac Italia ci ha informato questa mattina dell'avvenuta cessione del marchio al fondo d’investimento Orlando Italy. L’auspicio del Comune di Milano è che il nuovo acquirente mantenga i livelli occupazionali attuali e il contratto collettivo di riferimento in essere. La Fnac rappresenta per la città di Milano un punto di riferimento culturale importante: speriamo che mantenga il più a lungo possibile questo ruolo”. Lo ha dichiarato l’assessore alle Politiche per il lavoro Cristina Tajani.

Personalmente, e a nome dei colleghi del negozio di via Torino di cui da poco tempo sono delegato sindacale, desidero esprimere grande soddisfazione per l'attenzione mostrata da questa amministrazione verso l'affaire Fnac, con riguardo alle delicate trattative di cui siamo soggetti in questi giorni, in queste settimane.

In particolar modo ringrazio e saluto l'assessore Tajani ed il vicesindaco De Cesaris, che con rara prontezza e sensibilità ci hanno sempre sostenuto.

Ricordando peraltro quanto sarà ancora più necessaria una forte attenzione pubblica fra 3-6 mesi, quando si dovrà lottare e trattare ai fini di un nostro assorbimento nella nuova e futuribile realtà commerciale.

Grazie

Lorenzo Masili