Facebook, Area C e la democrazia partecipata

Andrea De Gradi scrive:
"Non capisco, dalla risposta del moderatore, se Oliverio Gentile Spammava partecipaMi su Facebook (e quindi era giusto ammonirlo) oppure era la sua stessa presenza ad essere considerata uno spam?"

Caro Andrea,

la presentazione del Gruppo recita (o almeno recitava, non ho più accesso al gruppo e quindi non posso garantire che sia ancora così):

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Il gruppo ufficiale per discutere su Area C, la nuova disciplina viabilistica della ZTL Cerchia dei Bastioni di Milano.

Policy:
Il gruppo è un luogo di informazione e di dibattito aperto a tutti. Vi chiediamo quindi di mantenere un comportamento costruttivo e civile: link esterni fuori argomento e/o atteggiamenti gratuitamente polemici e di disturbo alla conversazione, soprattutto se reiterati, verranno cancellati e la loro reiterazione potrebbe comportare l’estromissione dal gruppo stesso.

Moderazione gruppo:
Il gruppo viene moderato dallo staff dell'Assessorato alla Mobilità, dal lunedì al venerdì, dalle 09:30 alle 18:00.
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non ho infranto nessuna delle regole suddette e non mi è mai stato segnalato che il mio comportamento creava "problemi editoriali".
Non ho mai pubblicato contenuti già presenti nel gruppo, al limite è stato il Moderatore Areac a farlo arrivando dopo di me.

Ho appreso che lo staff che gestisce il gruppo su Area C coincide con quello che gestisce la pagina "Giuliano Pisapia Sindaco X Milano" solo dopo essere stato bannato (leggendo le motivazioni del Moderatore AreaC).

Sul gruppo Area C, prevalentemente, segnalavo link a Comunicati Stampa ricevuti via e-mail dal Comune di Milano e prontamente pubblicati su partecipaMi nelle discussioni su Area C.

Se non sono stato sufficientemente chiaro, sono qui!

Oliverio

P.S.
Per la pagina "Giuliano Pisapia Sindaco X Milano" ero stato invitato a "limitarMi" e mi ero limitato.
Per quanto riguarda la gestione della presenza su Facebook del Comune di Milano, ricordo questo mio post del 13 ottobre scorso qui su partecipaMi e segnalo che il Comune di Milano ha conferito un incarico di Consulenza ad una persona esperta dei Social Media per un periodo di 6 mesi ( 42.000,00 euro al lordo di rivalsa del contributo previdenziale e IVA, vedi Albo Pretorio:
http://www.comune.milano.it/albopretorio/AlboPretorioWeb/showdoc.aspx?procid=38688 ) per lo sviluppo di servizi di customer care e l'incentivazione della loro fruizione tramite web anche attraverso l’uso dei Social Media dell’Amministrazione Comunale.

Segnalo che alla pagina "Milano 2.0" sul sito del Comune di Milano, negli ultimi giorni, hanno aggiunto la
Policy
Termini e condizioni di utilizzo dei canali Social Media del Comune di Milano

Allego le due istantanee della pagina suddetta al 14/09/2012 (recuperata dalla cache di Google) e al 20/09/2012.

Oliverio

caro Oliverio, essendo poco esperta ti chiedo di spiegarmi cosa significhi "bannare". Posso supporre che sia sinonimo di "bandire"? Evidentemente, se così fosse, qualcosa ha dato fastidio alla solita "casta" e ciò non depone certo a suo favore. Ne terrò conto...

Spero che qualcuno ci ripensi e riconosca il valore del tuo progetto. Ciao!

grazie per la risposta: condivido pienamente il disgusto per l'agire di questa amministrazione contro Oliverio e contemporaneamente contro tutti i cittadini. Ma esisterà mai qualcuno che sappia fare il bene dei cittadini, senza anteporre interessi di bottega e "cadreghino"?

Se le regole della partecipazione fossero chiare sarebbe tutto molto più semplice. Purtroppo, ma senza alcun dubbio, facebook la fa assolutamente da padrone in questo settore. Da un lato c'è la semplicità della partecipazione da parte dei suoi iscritti; la maggior parte delle persone iscritte du Fb gravitano sul social network praticamente tutto il giorno. Leggere ed aggiungere un commento a destra o a sinistra è estremamente semplice. Ma, dall'altro lato, proprio questa semplicità è il problema maggiore dei gruppi di discussione su Fb. Chiunque passi da lì si sente quasi in dovere di lasciare un commentino, il virus del "digito ergo sum" è estremamente attivo su Fb. I flussi di discussioni sono lunghissimi, ma sono estremamente ridotti i post di qualità che apportano un contributo costruttivo al dialogo. Inoltre è impossibile classificare le discussioni,  strutturarle e proporre temi e discussioni che vadano oltre il populismo di parte...

Ma questa è la realtà.

Nella discussione lanciata da Oliverio su Fb, un utente faceva notare che se si dimostrasse agli utenti del gruppo Area C su Facebook che partecipaMi è meglio, si sposterebbero tutti senza problemi. Credo che non abbia tutti i torti.

Fermo restando l'azione deplorevole dell'amministratore del gruppo, cosa dobbiamo fare per rendere partecipaMi migliore? Cosa dobbiamo fare per diventare leader a Milano per la discussione partecipata? Fondazione RCM sono certo che è già al lavoro da parecchio tempo su questo tema...

Ci sono diversi aspetti nella questione ... (Dopo aver detto che bannare è generalmente cosa un po' odiosa, persino nel caso che il bannato si sia esercitato in turpiloquio o offese o altro comportamento verbale odioso a sua volta da far schizzare i nervi - per cui se bannato è stato Oliverio... ma non riesco a ricostruire purtroppo..., e conoscendo Oliverio... mi dico che l'amministratore di spazio area C bannatore deve essersi confuso di brutto:-(()...

La questione ha aspetti vari

- c'è il fatto incontestabile che alcuna amministrazione finora ha preso in considerazione di usare partecipaMi come piattaforma per comunicare con la cittadinanza... Sono anni che si cerca in tal senso, e' un corteggiamento senza speranza ormai, così parrebbe... non ci meritano :-)

ma d'altra parte

- assessori e consiglieri di questa amministrazione si sono avvicinati a partecipaMi - a differenza di anni fa (e qui allora mi viene da dire che però non mi sembra che gli utenti di partecipaMi interloquiscano molto con loro - è una desolazione di non-risposte a comunicati stampa eccetera...

poi ci sarebbero un sacco di altre considerazioni ma per il momento vorrei riflettere su queste...

Devo dire che mi piace l'intervento di Bruna Vergani, e mi piace prima, e mi piace molto dopo aver letto tutta la documentazione precedente, dove i toni sono saliti, dove i riferimenti a blog con nomi-cognomi-opinioni-frecciate... vogliono introdurre ad un sentiero, ad una modalità di comunicazione, e di rapporti che non auspico sia mai praticata da-su partecipaMi. Se c'è una cosa che ha distinto finora questo Spazio di discussione è quella pacatezza, quel tenersi lontano, - grazie soprattutto alla paziente ed equilibrata presenza del Moderatore - dalle liti e dagli attacchi personali. Si sceglieva e si sceglie di intervenire in partecipaMi anche per uno stile preciso di convivenza, oltre che per lo sforzo costante di discutere approfondendo i vari argomenti e problemi... e sempre c'è stato spazio per opinioni varie, di vario colore

e non vorrei che l'allargamento inevitabile della discussione sulla vicenda che qui ci vede intervenire modificasse quello stato. Io credo che ormai ci siano elementi per comprendere in modo sufficiente gli aspetti di un incidente-contrasto che ha fatto pensare e star male (e che tra l'altro ritengo indirettamente non giovi per niente al volto 2.0 di una amministrazione, e me ne dispiace...)... che ha fatto inquietare ma non potrà che far risaltare la bellezza dell'ambiente partecipaMi. ..... e desiderare che tale con quel suo stile rimanga.

Dopo aver riletto tutto il thread, vorrei condividere due miei pensieri.

Innanzitutto non trovo nulla di strano in quanto avvenuto. Magari poco educato ma non strano.
Ovviamente le pagine Facebook gestite dai sostenitori di questa giunta (per credo politico o perchè stipendiati) sono per forza di cose di parte. Sarebbe ingenuo aspettarsi il contrario.
Chi spende fatica e soldi (anche se della comunità) per creare la propria vetrinetta non sopporta certo passivamente che altri la "sporchino" con comunicati non schierati o autolusinghieri.
Ripeto, nulla di strano se non la comprensiva delusione di chi si era illuso che una giunta di questo colore potesse essere più democratica di altre... niente di più sbagliato!

La seconda riflessione invece è una critica a partecipaMi... con la speranza di non essere a mia volta bannato! Scherzo ovviamente :-)
Io ho qualche esperienza di siti web, anche se dilettantistica, ma soprattutto sono come tutti voi utilizzatore di tanti altri forum, social network, ecc.
RCM la conosco da quando ci si collegava via modem, e partecipaMi è stata la sua naturale e logica evoluzione. Il concetto di partecipazione è sicuramente importante e vincente ma, come ammettete anche voi, sinora questo progetto non è riuscito a coinvolgere davvero i cittadini.
Probabilmente questo è dovuto al fatto che non è pubblicizzato ufficialmente dal Comune, e che quindi è in pratica sconosciuto ai più, senza contare che quasi sempre i problemi qui segnalati non ottengono risposta da chi la dovrebbe dare. Anche se è logico che, se pochi cittadini lo usano, anche i politici non hanno interesse ad usarlo.
Però credo ci siano anche altri fattori...
La piattaforma openDCN ha sicuramente molte potenzialità, tra cui la possibilità (come in tutti i forum) di portare avanti discussioni in modo strutturato, però credo si sia fatto davvero poco per agevolare la sua fruibilità. Spero di non offendere nessuno, ma io personalmente trovo la grafica del sito piuttosto dispersiva e poco chiara, al limite del confuso e scoraggiante...
Anche la consultazione da cellulare, ormai sempre più in voga, appare molto difficoltosa, soprattutto per il navigatore medio.
Ormai ci siamo tutti abituati ad interfacce simil Facebook dove, pur in mezzo a tantissime informazioni, quello che interessa salta all'occhio abbastanza velocemente.
Su partecipaMi purtroppo non è così... ridondare i thread di maggior interesse su Facebook è stata una scelta logica, e oggi farlo è quasi una necessità per chiunque abbia un proprio sito (Facebook ormai ha sostituito gli aggregatori RSS), però non basta e non può bastare.

Mi pare evidente che le scelte di comunicazione dell'attuale aministrazione comunale non contemplano l'interazione con una piattaforma finanziata anche con soldi pubblici, un fatto che ritengo molto grave. Ritengo che partecipaMi sia una piattaforma un po' superata, che andrebbe rivista, potenziata, semplificata nelle procedure e resa più intuitiva e veloce da utilizzare, ma sarebbe certamente una buona base di partenza su cui lavorare, anche in considerazione del know how acquisito, e dello sforzo portato avanti in questi anni per interagire con tutti i cittadini, ovvero, non solo con i fan della giunta.

Come Fondazione RCM abbiamo sempre manifestato la nostra disponibilità e il nostro vivo interesse a collaborare con l'Amministrazione nell'attuazione delle strategie e dei programmi partecipativi dell'Amministrazione Comunale e per dare maggiore efficacia e organicità all'interazione tra cittadini e Assessori, Consiglieri comunali e di Zona, Commissioni e Gruppi consiliari; sono, come sapete, diverse le iniziative che già vedono una presenza significativa dell'Amministrazione, nelle sue diverse articolazioni,  su partecipaMi:

• Case popolari: Gestione In Comune
• lo spazio di dialogo tra la Commissione consiliare "Antimafia" e i cittadini
• lo spazio di dialogo tra la Commissione consiliare "Referendum approvati, Iniziativa Popolare, Digitalizzazione, Trasparenza, Agenda digitale" e i cittadini

inoltre alcuni Assessori, Consiglieri comunali e di Zona intervengo nelle altre discussioni partecipaMine generali e di Zona. Ci sono poi altri progetti e temi di potenziale collaborazione rispetto ai quali c'è un'interazione in corso (con i rispettivi Assessori).

Da non trascurare il fatto che Fondazione RCM e l'Amministrazione collaborano all'interno di progetti sul territorio a rilevante contenuto partecipativo (Cives, MicompOrto).

Nell'incontro a cui si fa riferimento nato da un'esigenza di "coordinamento editoriale" si parlò soprattutto di questo: delle possibilità di collaborare sul fronte dei progetti partecipativi; da allora abbiamo operato per concretizzare quell'opportunità interagendo con gli assessorati titolari delle diverse politiche. Da molti punti di vista quest'opportunità non si è (ancora?) concretizzata, restano pur sempre i segnali positivi  delle iniziative che ho richiamiato sopra, ahimé nessuna con un sostegno economico,  e che danno il segno di quanto ci teniamo a sviluppare, fin tanto che avremo le forze per farlo, ed approfondire il rapporto con l'Amministrazione sul piano della partecipazione; Più che di coordinare una 'linea editoriale', che non è il nostro mestiere,  si tratta dunque di concretizzare collaborazioni utili ad ampliare lo spazio partecipativo per i cittadini.

Mario Sartori - direttore di Fondazione RCM

Io vorrei solo dire che Facebook NON è un sito democratico, in quanto non solo non lo controlliamo noi, ma spesso per vederne i contenuti è OBBLIGATORIO essere registrati. Se non sei dentro non vedi le informazioni e le discussioni. Questo modo di fare mi sembra tipico di una setta più che di un portale democratico. Ogni volta che vedo istituzioni pubbliche aggiornare di più facebook del sito ufficiale o di portali pubblici come questo temo seriamente per la nostra libertà di espressione (per non parlare della partecipazione).

Sarebbe interessante attivare un servizio per fare ricevere news letter ai cittadini su argomenti a scelta (scuola, lavoro, ambiente, servizi, ecc), dando la possibilità al cittadino di porre domande specifiche a cui un esperto darà risposta. Si potrebbe anche pensare di proporre sondaggi su vari temi, sia prima di prendere decisioni per capire cosa ne pensano i cittadini, sia dopo averle prese per tenere monitorata la situazione e capire se ci sono margini di miglioramento. Si potrebbe creare uno spazio propositivo dove le idee che raccolgono maggior consenso si guadagnino il diritto di essere prese in considerazione da assessori e consiglieri che se ne facciano seriamente promotori.

Caro Oliverio,

cercherò di essere breve sia perché si è già detto molto, sia perché scrivo con una mano sola, a fatica, ma ho una tale delusione da smaltire...

Ci può anche stare che il Comune utilizzi FB per autoincensarsi e far sapere quali sono i traguardi raggiunti dalla Giunta, ma non può e non deve essere l'unico canale di comunicazione su nessuna tematica.

Ritengo esplicativo, al di là di ogni risposta di pancia, quanto ha scritto il 19/9 Previtera.

Non si possono mettere sullo stesso piano FB e partecipaMi sono due servizi diversi, con finalità diverse e utenze con finalità di intervento diverse. Democrazia partecipata? Bene ora vediamo se sono solo parole per slogan elettorali o se la applichiamo veramente. Può essere il primo (per me) autogoal dell'amministrazione se non consentono a ripristinare il servizio da te offerto tramite partecipaMi sull'area C.

Cinzia

Mi sembra importante che questo incontro ci sia; potrebbe magari essere il primo di altri per un chiarimento che personalmente auspico

L'argomento è molto interessante e merita parecchia attenzione. Forse si può abbozzare ad una separazione delle aree di miglioramento per partecipaMi. Possono riguardare tre ambiti diversi: la veste grafica, la facilità di utilizzo da tutti i dispositivi fissi o mobile, e soprattutto il suo posizionamento nell'ambito della partecipazione attiva dei milanesi. In questo post mi "limiterei" al terzo punto, che per il momento è il più urgente. L'assessore Maran domandando ad Oliverio di incontrare i moderatori del gruppo Area C, ha riconosciuto l'importanza di partecipaMi. Se partecipaMi non avesse già un ruolo importante nella partecipazione milanese, nessuno si sarebbe scomodato ad organizzare un incontro. Detto questo, partecipaMi non ė politicamente legato alla giunta Pisapia. Esiste oggi ed esisterà domani con un'altra giunta; i vari gruppi tipo Area C, con ogni probabilità no. A mio avviso è proprio questa la sua forza e il punto sul quale deve basare la sua strategia. FRCM e partecipaMi potrebbero affermarsi come i garanti della partecipazione "super-partes", una partecipazione non schierata che, proprio per questo può permettersi di fare progetti a lungo termine. Il vantaggio per le diverse giunte, rispetto ad una moltitudine di siti/blog/gruppi di discussione, sarebbe quello di disporre di una piattaforma già rodata con cittadini pronti ed abituati a discutere dei più svariati temi, ai quali poter sottoporre le proprie iniziative e domande di feedback. partecipaMi è al servizio della democrazia e quindi anche al servizio delle giunte comunali. Conservando la sua indipendenza poterebbe quasi essere definito come un "consulente" del Comune. Basterebbe leggere quello che accade qui per rendersi conto della ricchezza di contenuti... E secondo me è proprio questa la carta da giocare con Area C e l'assessore Maran. Per poter raggiungere questo obbiettivo, però, credo che non si possano tralasciare i primi due punti trattati in questo articolo: la veste grafica e la fruibilità della piattaforma da ogni dispositivo. Sarebbe inutile negare la forza di Facebook in termini di raggiungibilità degli utilizzatori, di immediatezza di lettura e comprensione. Si può dire tutto, ma i 500milioni di utilizzatori parlano più di ogni altra cifra.

L'incontro non è stato ancora annullato, quindi presumibilmente si svolgerà :-)
All'incontro, che io sappia, non parteciperà l'Assessore Maran (che lo ha solo voluto/promosso), ma dovrebbe esserci almeno un referente dell'Ufficio Stampa dell'Assessorato.
La strategia scelta? Cercare di valorizzare le rispettive specificità dei due ambienti operando in maniera sinergica...

Oliverio

Bene, bene, bene... dunque se ho ben capito:

1) Facebook diventa - come qualcuno ha argutamente definito - la pagina autocelebrativa della Giunta.

2) partecipaMi è scomodo perché fa parlare  e eventualmente criticare l'operato. Ottimo: allora deve restare quel che è: una pagina democratica che non fa marketing per la Giunta, ma lavora per dare loro il polso della situazione. (interessa loro ancora sapere cosa  pensa la gente?)

3) Pur comprendendo le necessità di un uffico Stampa, vedo in questo atteggiamento di tutela di se stessi e del proprio operato una pericolosa inclinazione all'autoreferenzialità. E tutte le dichiarazioni di lavoro con la base?

4) E Pisapia in tutto questo? Grande assente o gran burattinaio?

no, non sono d'accordo Debora..

Penso piuttosto che il Comune abbia fatto un'altra scelta: in sostanza centralizza la sua presenza sui social network e partecipaMi resta un outsider. Perdipiù indipendente nella misura nella quale nessuna linea editoriale viene imposta. 

A mio avviso è questo l'enorme potenziale di partecipaMi, che lo colloca potenzialmente come leader della partecipazione civica milanese e come punto di rifermento anche per le giunte future. I vari sistemi piu' o meno autocelebrativi che il Comune adopera come vetrina 2.0, moriranno con la fine della Giunta attuale. partecipaMi ne è totalmente slegato; qui si parla della città e per la città come cittadini e per i cittadini, non per fare propaganda politica. 

Se usato bene, e questo dipende in gran parte da noi utilizzatori, partecipaMi dovrà diventare il pilastro della riappropriazione del servizio pubblico e della città da parte dei milanesi. E chissà che questo non sia solo un inizio....

E' vero, verissimo.

L'appettibilità è una priorità immediata, ma anche la sopravvivenza economica della piattaforma lo è.

Cosa potremmo proporre a FRCM per raccogliere fondi per il suo autosostemento restando però indipendente?

Gemellaggio con altre piattaforme? 
Organizzare eventi per raccogliere fondi?
...

Avresti altre proposte che ti vengono in mente?