14 anni fa
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E' stato sempre un mio impegno nei cinque anni di consiliatura in Consiglio di Zona 4. Ritorna a essere un mio impengo per le prossime elezioni consiliari di zona 4, candidato nella Lista Civica Milly Moratti per Pisapia. Mi sto riferendo all'accesso libero e gratuito, diffuso, alla rete da parte delle persone che vivono la città nei suoi spazi. Mi riferisco alle diverse mozioni che chiedevano da parte del sottoscritto l'attivazione di una mappatura dei siti di interesse e di maggiore accesso pubblico per installare le antennine hot-spot che potessero garantire l'accesso ai saperi e alla circolazione di informazione, comunicazione, utilizzando internet, la conenssione free. Finalmente il candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia ha lanciato questa proposta, facendola parte strutturante e integrativa del suo programma. I siti individuati sono differenti: le fermate dell'ATM, le pensiline, il metro, le banchine di attesa, le biblioteche civiche, gli uffici amministrativi, ma anche le edicole, le strutture sanitarie di assistenza, i plessi scolastici, le università, i parchi, i giardini. Nelle mie mozioni ripetute, sempre senza riposta, tranne una timida precisazione dell'Assessorato all'Innovazione del Comune di Milano che ripeteva "tale tema non è di mia competenza", non capendo, quindi, che significato avesse un simile assessorato e quale fossero le competenze del medesimo, chiedevo anche il motivo per cui la società che gestiva la rete infrastrutturale del collegamento internet, Metroweb, è stata svenduta a una società off shore inglese, nonostante fosse in attivo di bilancio e, quindi, un patrimonio pubblico comunale di elevata qualità. Tale società ha ceduto, infine, la gestione del servizio che è ritornata a essere di proprietà del comune, con perdite di notevole impatto. Oggi si parla di attivare un servizio capillare sul territorio comunale, con una seria presentazione del cronoprogramma e dei fondi necessari e utili per sostenere tale proposta, che il centrodestra ha mantenuto a la carte, le 4 piazzette del centro previste come inizio della sperimentazione dell'accesso libero e gratuito alla rete, modesto e quasi inutile punto di partenza, non sono state ancora cablate e coperte da tale opportunità: Wi-Mi x Milano significa determinare una visione diversa di accesso ai saperi e alla comunicazione, più libera, più autonoma, più diffusa, più semplice e diretta. E, soprattutto, direi alla portata di tutte e di tutti: basta iscriversi una prima volta, registrarsi, e la connessione libera è fatta. Avevo sostenuto più volte l'esigenza di dare avvio a tale iniziativa anche nelle Biblioteche Civiche, in cui le antennine hot spot sono presenti da tempo, e dove solamente da poco esiste tale possibilità e da ancora meno esiste la comunicazione all'utenza delle modalità per utilizzare il servizio di connessione gratuita. Parlo, perlomeno, della Zona 4 di Milano. Ma penso che la questione fosse stata analoga ad altri plessi bibliotecari. Penso questo sia riuscito anche grazie al mio impegno costante fatto di interrogazioni al settore informatico delle Biblioteche Rionali: magari minimamente, ma un punto raggiunto dopo una costante iniziativa. Penso che ora si possa sperare in un'attivazione seria del progetto: certamente è un programma realizzabile e non promessa aleatoria presente nel programma del centrosinistra e di Pisapia sindaco. Spero ne pensiate bene, almeno discutiamole: ma credo che un principio sia fondamentale, ossia quello di tutelare e promuovere l'accesso libero e gratuito alla rete, ormai "agorà" telemaica viva e ricca di comunicazione e di opportunità di confronto e di circolazione di idee e di saperi. E' uno spazio virtuale che vede interessati i giovani, tanti giovani, alla ricerca anche di messaggi culturali, formativi, educativi, ma anche informazioni riguardanti, di scambi di esperienze e offerte artistiche e di aggregazione, divertimento. Ma è uno spazio virtuale che interess anahc egli adulti, i lavoratori e gli anziani, che magari possono trovare nuove occasioni di confronto e di dialogo, o di conoscenza di servizi e strutture di assistenza e di svago.

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Io credo che sia una cosa positiva . In altre nazioni é in auge già da parecchio tempo. Anche se credo che le vere priorità siano differenti. Vivibilità, ambiente, assistenza e sicurezza.   R.M.
avatar Alessandro Rizzo 14 anni fa
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Caro Raffaele, le priorità sono differenti: e l'una non esclude l'altra in un'idea di governo della città alternativo. ti abbraccio alessandro