14 anni fa
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QUARTIERE NAVIGLI

Da borgo popolare variopinto e vivace che ospitava operai, artigiani, antiquari, artisti e simpatiche osterie è diventato sede di designer, operatori commerciali e case di moda. Progressivamente hanno chiuso i battenti le panetterie, le lavanderie, le gastronomie e tutte le botteghe storiche per lasciare spazio ai luoghi dell’intrattenimento serale e notturno. Spenti di giorno e frenetici di notte, oggi i Navigli accolgono lungo le sponde dei canali quasi 250 locali notturni: da via Ascanio Sforza a Ripa di Porta Ticinese, Via Casale, tanto per citarne alcune, è praticamente impossibile trovare un esercizio commerciale diurno utile a soddisfare i più elementari bisogni legati alla quotidianità degli abitanti. Purtroppo, chi ha avuto la responsabilità di governare lo sviluppo della città, dall’Amministrazione Albertini a quella della Moratti, ha completamente disatteso i presupposti legali e democratici del rispetto e della tutela dei basilari diritti degli abitanti ed ha permesso una caotica “riconversione” del quartiere concedendo a pioggia ad amici e nemici licenze commerciali per esercizi di ristorazione e divertimento, diurni e soprattutto notturni, guardando unicamente all’interesse delle casse comunali.

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