Comune, dopo la scivolata TARSU adesso la scivolata ATM, ma che combinate?
Preg.mi Assessore Tabacci e Assessore Maran,
come a Voi noto la cittadinanza milanese ha dovuto già ingoiare l’improvvida impostazione delle modalità pagamento della tassa comunale TARSU, dove sono stati messi a disagio migliaia di correntisti delle Poste Italiane (tra cui moltissimi anziani), costretti a ritirare i contanti alla Posta per poi andare a fare il versamento MAV presso la banca autorizzata per pagare la TARSU (non convenzionata con la POSTA), adesso sireplica: nelle stazioni del metrò (es.Famagosta MM2) stanno installando le macchinette per pagare, con le carte di credito / bancomat di sole due banche, il rinnovo degli abbonamenti ATM, un modo rapido e facile, escludendo però una larga parte di cittadini che non hanno rapporti con queste due banche.
Ma da quando in qua un Comune (ed in subordine ATM, società comunale), si comporta in questo modo?
Ma dove volete arrivare con scelte che privilegiano alcuni a scapito di altri e non consentono a tutti i cittadini indistintamente di avere le stesse opportunità?
Non vi pare di esagerare perseverando con questi metodi?
Pensate forse di non essere sotto i riflettori dei cittadini e di non dover rendere conto loro delle vostre deleghe?
Da una città civile mi aspetto un riequilibrio di opportunità per tutti gli utenti ATM, a prescindere da dove tengano il loro rapporto di conto corrente con la banca di fiducia, senza forzature come quelle che stiamo subendo oramai con troppa disinvoltura in più settori a contatto col grande pubblico, prima la TARSU ed ora ATM.
Mi auguro che le innovazioni a favore dell'utenza del mezzo pubblico siano rese disponibili a tutti i cittadini/utenti allo stesso modo, senza discriminazioni.
Un abbonato ATM.