Integrazione in Zona 4
I nostri quartieri sono (finalmente!) sempre più multietnici. Per i nostri figli questo è positivo. Imparano a conoscere meglio altre culture, imparano a confrontarsi a scuola con impostazioni mentali differenti. Le paure, dello straniero danneggiano la nostra civiltà e il nostro vivere comune. Chi strumentalizza sentimenti razzisti e xenofobi aiuta l’isolamento sociale che permette la diffusione della criminalità. Il nostro territorio è per lo più controllato da mafie zonali (quelle italiane) che usano e sfruttano lo straniero come spauracchio per allontanare gli sguardi dai loro traffici. Forse piazza Ferrara è la zona più esemplificativa del problema. L’integrazione parte dall’evidenziare queste problematiche a dal tentare di fornire risposte. Ad esempio nell’Ortomercato, gestito dalla SOGEMI, una società controllata interamente dal Comune di Milano, sono presenti decine di lavoratori immigrati, irregolari: sottopagati, sfruttati e ricattati. Tutto questo è ben tollerato dall’attuale amministrazione cittadina.
Favorire l’integrazione culturale tra le diverse comunità può solo essere un compito dell’amministrazione comunale attraverso: le scuole, le biblioteche, lo sport, i servizi sociali, l’aiuto alle associazioni attive zonali, attraverso aiuti anche economici (ad esempio il microcredito) e il monitoraggio sociale continuo del territorio.