Le magie della parola "autogestito"
Tutti i tiranni, da Goebbels a Stalin, hanno sempre usato il linguaggio della propaganda per ribaltare la verità a 180 gradi.
Un esempio tipico è quello dei tiranni attuali, cioè i cosidetti "centri sociali" .
Ad iniziare dal nome: "Centri Sociali", eufemismo dei gruppi di delinquenti che commettono reati ed abusi di ogni genere. Ma chi può avere qualcosa contro dei "centri", per lo più "sociali"? Se ti opponi a loro passi per essere "periferico" e antisociale. Quindi il gioco è fatto.
Per passare poi al termine di "occupazione", usata per definire dei furti belli e buoni. Ma chi può arrabbiarsi se tu "occupi" qualcosa? Si occupano le panchine, i parcheggi, le toilettes. Quindi niente di male, no?
E che dire del termine "esproprio proletario" per riferirsi ai saccheggi dei supermercati ?
Ma l' ultimo dei capolavori della propaganda nazista (pardon... noglobal) è l' aggettivo "autogestito" , affibiato in tutte le salse ad ogni azione abusiva e illegale.
Uno ruba degli edifici o degli spazi, o usurpa delle funzioni che non sono sue, facendo i cavoli propri senza regole e senza permesso? Tranquilli, Non sta facendo niente di male. Sta solo "autogestendosi".
Passa pure per essere un "figo". E chi può avere qualcosa da ridire su qualcuno che fa una cosa così nobile come "autogestirsi"?
A pensarci bene, anche Toto Riina era uno che si autogestiva. E anche gli evasori fiscali, li chiamerei "autogestori del proprio reddito".
Però il trucco non funziona se sei "fascista" o "ciellino", ti sgomberano subito e ti sbattono in galera.
Invece se sei rosso e anarchico, tutti ti lasciano fare. "Autogestione" libera delle cose private e pubbliche, e nessuno ti farà mai le pulci sul "rispetto delle regole".