Clemente è un pericoloso nemico di Milano

"Speriamo che muoia come un cane" (Marco Clemente).

"Se Pisapia si deve accontentare della Concia e della Bindi, noi possiamo dire di essere meglio" (Mario Mantovani).

"Con mille donne, non esserci è un disastro" (Silvio Berlusconi).

Benvenuti nel Magico Mondo del Pdl: il Partito del Buon Governo, della Libertà e dell'Alta Cultura.

E con che grinta (degna certamente di miglior causa) il sindaco lo difende. Dato, secondo lei, che la Magistratura non ha rilevato provvedimenti penali a carico del dottor Marco Clemente (candidato del Pdl alle comunali): niente da dire (in senso letterale) sulla frase da lui detta ("Speriamo che muoia come un cane", riferita al titolare di un locale notturno milanese 'vittima', stando alle indagini, di estorsioni della cosca di Pepè Flachi) intercettata e depositata agli atti di un'inchiesta della Dda di Milano sulla 'ndrangheta.