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Dall'Ufficio Stampa del Comune di Milano:

Riciclo

Bloccati i ladri di carta

Indagini della Polizia Locale. Quattro italiani e due stranieri operavano nel quadrilatero della moda e in zone ad alta densità di uffici. Rubavano dai cassonetti per la differenziata per poi rivedere al consorzio che si occupa dello smaltimento: il danno patrimoniale per il Comune di Milano ed Amsa è stimato tra i duecento e i trecentomila euro all’anno

Milano, 4 marzo 2013– Per mesi hanno rubato carta e cartone dai cassonetti per la raccolta differenziata nel quadrilatero della moda e in altre zone di Milano ad alta densità di uffici, con un danno patrimoniale per il Comune di Milano ed Amsa stimato tra i duecento e i trecentomila euro all’anno. Un’attività illecita sapientemente organizzata, così come è emerso dalle indagini della Polizia locale concluse oggi, in quanto basata sull’impiego di veri e propri autocarri in grado di anticipare il passaggio notturno delle squadre Amsa nelle aree della città dove la produzione di carta e cartone è maggiore e di migliore qualità.

A seguito delle indagini dell’Unità centrale informativa della Polizia locale, dirette dal Comandante Tullio Mastrangelo e coordinate dal Sostituto procuratore della Repubblica Luigi Luzi, il Gip Vincenzo Tutinelli ha emesso misure cautelari (consistenti nel divieto di allontanamento dal territorio regionale e nell’obbligo di permanere presso la propria residenza dalle 20 alle 8) nei confronti di sei uomini: quattro cittadini italiani e due stranieri con regolare permesso di soggiorno abitanti in provincia di Milano.

Dovranno rispondere di furto con l’aggravante di aver commesso il fatto su “cose esposte per consuetudine e necessità alla pubblica fede” e di aver causato alla Pubblica Amministrazione un danno patrimoniale di rilevante entità. A essere danneggiati, infatti, erano sia Amsa, che beneficia di un contributo comunale in base al quantitativo di carta e cartone effettivamente raccolto, sia lo stesso Comune di Milano che, tramite Amsa, riceve dal consorzio che si occupa del riciclo il corrispettivo del valore economico del materiale.

Le indagini sono scattate su denuncia di Amsa, dopo ripetuti e consistenti furti di carta negli appositi contenitori esposti in strada per la raccolta differenziata e il successivo conferimento nella piattaforma che si occupa del riciclo. Il piano era ben congegnato: la banda si impossessava illecitamente del materiale nelle notti e negli orari prestabiliti per l’esposizione dei cassonetti, prima del passaggio dei mezzi Amsa destinati alla raccolta differenziata. Le squadre Amsa trovavano sempre più spesso i cassonetti svuotati e le aree circostanti in condizioni di disordine: i ladri di carta e cartone, infatti, gettavano via tutto ciò che non recuperavano, rendendo necessario l’impiego di ulteriore personale per la pulizia straordinaria della strada.

Nel corso delle indagini, l’Unità centrale informativa della Polizia locale ha potuto riprendere diversi autocarri sui quali venivano caricati i cumuli di carta sistemati all’esterno di palazzi e negozi per il ritiro: in queste operazioni illecite gli indagati avevano l’accortezza di anticipare i mezzi Amsa, con astuzia tale da eludere il controllo del personale dell’azienda di servizi ambientali. È emerso inoltre che le persone coinvolte nelle indagini effettuavano il carico di merce riciclabile dirigendosi con sicurezza nelle zone della città in cui è possibile reperire il quantitativo più consistente o di maggior pregio commerciale, in particolare nei pressi di uffici o nel cosiddetto quadrilatero della moda, dove i negozi depositano abitualmente al loro esterno grandi quantità di cartone da imballaggio. Il furto di carta e cartone avveniva dopo una selezione attenta e paziente del materiale migliore da conferire in specifici punti di raccolta.

Dopo una prolungata attività di osservazione e pedinamento, gli investigatori della Polizia locale hanno delineato l’aspetto del fenomeno illecito, riuscendo a ricostruire tutti i movimenti della banda e a identificare i responsabili dei furti.

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