Gli animalisti, alla Statale di Milano, hanno distrutto anni di ricerca per curare l'uomo
Aggressione animalista al dipartimento di Farmacologia della Statale di Milano. PARLIAMONE PER FAVORE!!!
Leggo da un giornale online:
«I danni sono enormi. Ci hanno fatto buttare via sei o sette anni di lavoro, hanno bruciato migliaia e migliaia di euro, per colpa loro molti animali moriranno. Ci sentiamo spersi, non sappiamo cosa sarà di noi ora». È questo, in sintesi, lo stato d’animo espresso a tempi.it da Francesca Guidobono Cavalchini, direttrice del dipartimento di Farmacologia dell’Università Statale di Milano, dopo l’assalto da parte di «cinque o sette animalisti» che hanno fatto irruzione nel loro stabulario sabato scorso, liberando degli animali e mandando in fumo anni di ricerca per curare Parkinson, Sla, epilessia, autismo, ritardo mentale e altre malattie neurodegenerative.
Chissà perchè tutti quelli che oggi strillano contro le caste, i politici, le banche, ecc.... no hanno mai una parola da dire contro questi nazisti verdi che per difendere dei topi, non esitano a far creapare gli uomini.
Infatti, al di là della demagogia e della ignoranza gridate a tutto volume dagli animalisti, va detto che la sperimentazione sugli animali è NECESSARIA PER SALVARE VITE UMANE.
Riporto questa frase, del prof. Silvio Garattini, direttore del centro di Ricerche Farmacologiche dell' istituto Mario Negri di Milano: "Credo che l' uomo sia più importante degli animali e che le sofferenze dei bambini meritino di ricorrere alla sperimentazione. Una volta la leucemia dei bambini determinava la morte in 6 mesi. Oggi oltre l' 80% guarisce grazie alla sperimentazione animale che nel tempo ha individuato i farmaci adatti"
Comodo (e criminale) ignorare la realtà e fare affermazioni semplicistiche e ideologiche.
come il solito ritornello: "si usino le colture cellulari e non gli animali".
La realtà è che la cura per la persona non può prescindere dalla sperimentazione animale. Non basta fare le prove in vitro sulle cellule. L’organismo è composto da più cellule che collaborano tra di loro. Bisogna andare sull’animale vivo per vedere che cosa succede dopo una sperimentazione preliminare in vitro. Prendiamo i farmaci: un farmaco può funzionare ma se non viene assorbito è inefficace. Quando lo provo in vitro, glielo sciolgo dentro direttamente, ma quando lo prendo per bocca che cosa succede? Devo per forza vedere il percorso che fa nell’organismo. Oggi l’uso dell’animale è molto diminuito ma resta imprescindibile
Questo non lo dico io, ma tutti gli esperti del settore.
Ecco cosa afferma anche Giacomo Rizzolatti, scienziato italiano, professore all’università di Parma e accademico dei Lincei, accademico di Francia e membro dell’American Academy of Arts and Sciences oltre che della National Academy of Sciences: Non è vero che la sperimentazione sugli animali non serve “vediamo i fatti : cosa ha prodotto effettivamente la sperimentazione sugli animali. Copio un elenco (parziale) da un documento dell’American Medical Asociation. Mi limito alle scoperte degli ultimi decenni: scoperta del fattore RH del sangue; trattamento della lebbra e dell’artrite reumatoide; profilassi della poliomelite e della difterite, chirurgia a cuore aperto e pace-maker, chemioterapia anti-tumorale, uso terapeutico del cortisone, trattamento dell’insufficienza coronarica, trapianto di cuore e della cornea, scoperta di farmaci antidolorifici, utilizzo della ciclosporina e altri farmici anti rigetto, trapianto di cuore artificiale, anticorpi monoclonali. (…) Non ho elencato l’aspetto più importante della ricerca biomedica: le scoperte di base che permettono di conoscere meccanismi che regolano la nostra vita e che rappresentano l’humus da cui derivano, poi, le scoperte che hanno rilevanza clinica. Da questo humus è nata la scoperta delle staminali”.
Ma al di là degli animali e dell' animalismo, qui è ora di dare un taglio a tutte quelle forme di violenza e prepotenza che stanno dilagando da noi e che vengono spacciate come "proteste".
Dalle "Femen" che si denudano, aggrediscono, spaccano i simboli religiosi, a quelli che disturbano le manifestazioni pro-life, ai gruppi anarchici che occupano i locali dell' università, vandalizzano e impediscono anche le riunioni dei Cda... ai graffitari che imbrattano dove gli pare.
Tutto ciò viene spacciato assurdamente come "espressione di dissenso" o addirittura di "democrazia".
Mentre invece è tutto il contrario. E cioè dittatura, violenza e impedimento della democrazia degli altri.