11 anni fa
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Comincio io, a proporvi un primo spunto, firmato Marco Vitale:

http://www.reset.it/blog/il-silenzio-di-milano

Il silenzio di Milano

A livello nazionale sono in corso profonde trasformazioni che determineranno, nel bene e nel male, il futuro del nostro paese per decenni. E Milano tace. Non c’è nessuna voce milanese che faccia sentire il pensiero della città. Solo lamentazioni per richiedere deroghe, aiuti finanziari ed altre agevolazioni in funzione, beninteso, della miracolosa Expo 2015. L’approccio di chi governa la città è sempre più di puro stampo meridionale, piagnucoloso e mai creativo, propositivo, progettuale. E l’Expo ha sempre più la funzione consolatoria che Padre Pio ha avuto per il Sud.

La politica economica deve essere rifondata dalle radici, dopo la tragica gestione del governo Monti. E Milano tace. Tace il Comune, tace l’Assolombarda, tacciono le grandi banche milanesi, tacciono le grandi università milanesi. Pochi singoli studiosi fanno sentire la loro voce, spesso competente ed autorevole, come Quadrio Curzio, ma sono interventi personali. Le istituzioni economiche e sociali milanesi tacciono. Milano è nodo di tante reti internazionali, culturali, economiche, sociali. Ma su quali di queste reti puntare maggiormente, su quali indirizzi concentrare le forze e gli sforzi, su cosa vuol fare Milano da grande, Milano tace ed il Comune continua la politica dell’amministrazione del condominio. Invero il sindaco Albertini, creatore della errata teoria che amministrare una città è come amministrare un condominio, era più visibile, più percepibile, nel bene e nel male, dell’attuale sindaco. CONTINUA...

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Bell'intervento letterario che ha visioni ma non sempre chiare. Milano tace ?? Perchè non ha niente da dire. La magistratura un baluardo ?? contro episodi boccacceschi, o presunti tali, e basta. Le...