Oltre il 90% dei parigini non si sposta in auto: e a Milano?

sono d'accordo a patto che:

1. vengano spezzate delle linee troppo lunghe, esempio tram 14
2. vengano coordinati i diversi mezzi di superficie tra di loro e con quelli esterni alla città, ma che vi entrino
3. vengano impedite le serrate dei metro durante gli scioperi, paralizzando tutta la rete, e abolendo il contratto che limita a 250 (così ho capito da tabacci) i macchinisti dei metro
4. si limitino gli scioperi dei mezzi pubblici con esclusione di vere fasce protette
5. si rendano effettivi i tempi segnati sui tabelloni luminosi
6. si impediscano assurde code di mezzi se ci sono ritardi, ma si ripianifichino velocemente ai capolinea
7. che si estenda al periodo notturno una minima programmazione dei mezzi pubblici
8. che si impedisca ai guidatori di mezzi pubblici di parlare al telefono al posto di guida e di stare a chiacchierare con persone a fianco, per esempio colleghi
9. si aumentino a sorpresa i controlli dei biglietti in modo da scovare i soliti clandestini
10. si facciano salire controllori e poliziotti sui mezzi per assicurare sicurezza, pulizia, rispetto delle regole
11. si facca pagare il biglietto a tutti senza favoritismi sopratutto politici e partitici
12. si controlli che sui mezzi pubblici salgano animali, es. cani, con al museruola e guinzaglio, di piccola taglia e che vengano tenuti in braccio
13. si impedisca che salgano sui normali tram persone con mezzi ingombranti fuori regolamento
14. si controlli l'aria condizionata in inverno ed estate, in modo che sia corretta e non intollerabile
15. i politici di tutti i partiti e gli assesori ed il sindaco in Comune diano l'esempio, usando per primi i mezzi pubblici ed abolendo le auto incluso il  noleggio 

va gestito correttamente l'acquisto ed il trasporto di oggetti ingombranti e pesanti

Personalmente ritengo che poter rinunciare all'auto in una città sia sintomo di civiltà.

Quella civiltà che nasce da scelte sagge, fatte dai cittadini e da chi governa.

Il cittadino deve sforzarsi di rinunciare all'auto anche se il tempo non è bello e serve prendere l'ombrello, deve essere educato a ritmi di vita (e lavoro) non esasperati che permettano di non essere sempre di fretta, deve sentirsi parte di una micro comunità locale che ha fiducia nei propri mezzi di sostentamento.

Le autorità devono incoraggiare e sostenere questo comportamento attraverso una gestione del territorio che  renda i quartieri vivibili, completi dei servizzi essenziali, proteggendi, se necessario, i piccoli artigiani, i negozzi, i luoghi di ritrovo pubblici e privati distribuiti in ogni zona.

Pensate che un limite di 30 Km all'ora sia credibile in una città dove si accompagnano i figli a scuola in auto, prima di andare al lavoro, in tutta fretta....

Dove non ci si fida a girare per strada a piedi dopo una certa ora e i vigili hanno l'unica funzione di dare multe...

Dove i piccoli negozi chiudono e si va al centro commerciale anche per comprare il pane?

Dove i cinema emigrano in periferia per diventare multisala?

Dove gli spazi vivibili dono cementificati secondo l'aberrante teoria della densificazione secondo cui la gente più è pigiata assieme più è contenta?

Dove nei parchi pubblici si vedono solo sudamericani a grigliare e a far festa mentre noi italiani scappiamo, in auto, nella seconda casa al mare?

Dove i muratori vengono da bergamo, gli idraulici da vigevano e i fabbri da como?

Mettere il limite dei 30 km all'ora a Milano attualmente è come introdurre la possibilità di costruire alberghi al subbuteo: bisogna cambiare la città prima di introdurre certe regole.

puoi sempre andare a Parigi

Prima di tutto ci tengo a precisare che generalmente su questo forum cerco di fare le critiche (come puoi vedere) parlando in generale. Io non critico te o quell'utente ma critico un comportamento diffuso proprio per evitare di fare errori e fare la ramanzina a persone che non conosco. Il mio commento era rivolto a tutti, poi sta ad ognuno riflettere se fa parte di quel tipo di persone che io descrivo.

Sono d'accordo che la cosa più importante che manca a questo paese è una buona educazione alle regole che deve incominciare dalle elementari, quando i bambini che giocano a palla prigioniera durante ginnastica devono imparare a giocare rispettando la regola (oggi meno la materia è importante e più l'insegnate chiude un occhio e fin da piccolo i bambini imparano che fare i furbi conviene).

Penso però che il sindaco le zone 30 non le farà da despota ma le potrà fare perché il 50% + 1 dei cittadini ha dato fiducia a lui e al suo programma che a pagina 13 parla appunto di "isole ecologiche" (nel volantino, si parla addirittura di "zone a traffico limitato").

un plauso alla obiettività di questo post :)

Mai come in italia occorre essere realistici e pratici. Sognare oasi viste all'estero e sperare che funzionino qui da noi significa proprio "sognare" .

Premetto che sono fortemente favorevole all'introduzione delle aree 30.

Ad ogni modo vi consiglio vivamente di distiguere bene gli elementi che concorrono a calmierare traffico, inquinamento (e bile..):

1. Limitazioni alla circolazione delle auto imposte all'autorità: se anche non condivise, vengono rispettate perchè non c'è alternativa

2. Convenienza dei singoli a non usare l'auto bensì mezzi alternativi: ognuno fa i propri conti e decide sua sponte di usare la metro, perchè è più conveniente

3. Volontà dei singoli a non usare l'auto bensì mezzi alternativi: anche se non fosse conveniente o comodo, si vuole usare la bici o il tram a tutti i costi. Amen :)

In città "Civili" come a Monaco di Baviera (lo cito perchè ci ho vissuto per un paio d'anni) credo che ci sia un mix tra estrema convenienza ma anche volontà ad usare le bici: le usano sempre, anche con la pioggia o con la neve. Non ci sono strane aree C se non un'area pedonalizzata attorno a Marienplatz (un po' come la zona Duomo/Sanbabila di Milano).

Pero' parliamoci chiaro, Monaco è ben ben ben + piccola di Milano. E ci sono tante tante tante tante tante metropolitane che funzionano benissimo. Andare all'aereoporto senza usare la S8 è una eresia.

Altresì:

1. gli orari di lavoro sono + civili

2. i taxi costano pochissimo, sono puntuali, precisi (non accendono il tassametro fino a quando non sali in auto, a differenza dei taxi milanesi che arrivano con già 10-15 euro di base)

3. ci sono davvero tanti quartieri molto attrezzati e strutturati per una vita senza auto con negozi e servizi ben distribuiti (e non con dei mega centri commerciali sulle tangenziali ove è l'unico posto in cui può fare la spesa a prezzi ragionevoli)

4. se si sognassero di bloccare le auto la domenica (quando tutti vanno ai laghi a fare le gite fuori porta) si avrebbe una rivolta.

Detto che a Milano ci sono gli italiani e non i crucchi (e sicuramente questi italiani non sono tutti milanesi, anzi..) e che la mentalità è obiettivamente diversa, credo che le aree 30 potrebbero insistere sulla componente di "Convenienza": se si ha la certezza che per attraversare Milano occorre + tempo in auto (causa lentezza del traffico) che con i mezzi, qualcuno potrebbe trovare + conveniente usare i mezzi.

Pero', per quanto incentivanti, non possono essere considerate un intervento a se stante, bensì come un elemento di un piano di mobilità che preveda l'incentivo a tappeto dei mezzi pubblici (non solo in centro! anche nelle periferie!!!!) altrimenti possono essere anche dannose; vi basti pensare che se si rallenta troppo la velocità dei veicoli senza garantirne la fluidità, si rischia la paralisi ad ogni semaforo con conseguente aumento degli inquinanti.

Esatto, non basta l'idea o l'ideologia, serve preparazione e pianificazione.

Non serve fare le piste ciclabili se non sono raccordate, non serve mettere le biciclette se non si parte dalla periferia, non serve ostacolare le auto, se i mezzi pubblici sono imprevedibili, occorre studiare in un piano organico e completo, partente dalla provincia o oltre, per  la mobilità.

Oggi mettiamo un limite a 30 km ora: cosa serve ??

Per ridurre l'inquinamento, per facilitare la vita ai mezzi pubblici ??

Bene, la giunta cominci a dare l'esempio non usando le auto, usando i mezzi pubblici, usando la bicicletta come fa Marino a Roma, ma senza il codazzo di 18 vigili, altrimenti aumentano i costi, usando la teleconferenza al posto dello spostamento.

La gente vede e i imita, lascia le macchine.

I mezzi pubblici continuano a scioperare, ma non si sa contro chi: la gente prende le macchine.

Insomma ognuno di noi deve dare parte del suo per il beneficio degli altri, a cominciare dai politici e dalla burocrazia: si può fare.

Rendiamo organici i servizi, calcoliamo i viaggiatori esterni da dove vengono e dove vanno in media, che mezzi usano, controlliamo i volumi: potenziamo quei mezzi.

Qui serve tanta pratica, tanto studio, tanta pianificazione.

Mano a mano si introducono e si raccordano le piste ciclabili, l'affitto delle biciclette, la riduzione dei mezzi pesanti in città (magari usando i tram per il trasporto, perchè no ??), si intensificano le linee (investimenti ???),  si ridisegnano le linee per punti di incrocio, ecc.

Insomma un grande piano ed un grande esempio per una grande idea.

No all'idelogia e basta.

Partiamo magari dalla banda larga per la teleconferenza ??