Rimozione Forzata cartelli di preavviso - Un sopruso del Comune non accettabile

Non contesto la legge, ma occorre porre rimedio, con un regolamento comunale più morbido e fare ponderate eccezioni, considerato che il problema sollevato non è trascurabile ed è di buon senso. Intanto occorrerebbe:

1. porre un freno dal 15 luglio al 15 settembre alla posa dei cartelli di divieto, salvo per esigenze di sicurezza, ordine pubblico, o specifico interesse pubblico. E' impensabile che si possano trovare sorprese amare in periodi in cui la massa degli italiani è notoriamente in ferie.
2. poi per gli altri mesi si dia meno spazio a queste iniziative escludendo dal venerdì al lunedì inclusi, almeno 4 giorni la settimana, la possibilità di attivare divieti, salvaguardando anche i weekend e dintorni.

Chi deve usare il suolo pubblico, se privato, lo faccia in altri momenti dove il picco del fenomeno assenza da casa dei proprietari delle auto probabilmente è meno rilevante.

In questo modo il fenomeno sgradevole potrebbe essere mitigato. E' indecente pagare certe cifre ignari perchè assenti, non c'è l'obbligo di stare sempre a casa come in un fortino contro gli indiani, accidenti che libertà violata!

Il termine delle quarantotto ore è quello contenuto nell'art. 6 comma 4 lettera f) del Nuovo Codice della Strada (D.Lgv. 30 aprile 1992, n. 285), da qui NCDS, che così dispone:

4. L'ente proprietario della strada può, con l'ordinanza di cui all'art. 5, comma 3: 

...

f) vietare temporaneamente la sosta su strade o tratti di strade per esigenze di carattere tecnico o di pulizia, rendendo noto tale divieto con i prescritti segnali non meno di quarantotto ore prima ed eventualmente con altri mezzi appropriati.

L'articolo 6 del NCDS è rubricato "Regolamentazione della circolazione fuori dei centri abitati", la potestà di ordinanza del sindaco, è contenuta nel successivo articolo 7 che al comma 1, lettera a) stabilisce che...

1. Nei centri abitati i comuni possono, con ordinanza del sindaco: 

a) adottare i provvedimenti indicati nell'art. 6, commi 1, 2 e 4; 

Certo sarebbe più che opportuno che le Occupazioni di Spazio Pubblico vengano pubblicizzate con un maggiore margine, ma il limite delle 48 ore è il minimo previsto e per tempi maggiori potremmo trovarci, in una città come quella di Milano, ad essere assediati per giorni e giorni dalle segnaletiche che spesso rimangono in situ anche a cessate esigenze.

Per la gioia e la disperazione dei cittadini... non solo di Milano, ma di tutta Italia.

Saluto cordialmente.

Solito odio demagogico per le automobili di questa giunta, vedi se ad essere penalizzati erano i ciclisti.

Nessuno capisce poi che i piu' benestanti che hanno il denaro per il garage o il box dormono sempre sonni tranquilli...