13 anni fa
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Milano ha dato, in modo civile ma anche molto netto, un significativo segnale di svolta.

Sarebbe una interpretazione riduttiva quella che vedesse nella vittoria di Giuliano Pisapia solo un successo di una coalizione di partiti. O un cambio di prospettiva, quasi che la città avesse improvvisamente abbandonato un modello destrorso, cui si è ispirata per quasi venti anni, per sceglierne uno “di sinistra”.

Non è nell’esito di uno scontro destra-sinistra la migliore lettura del risultato di ieri.

In realtà è stata una vittoria di partecipazione civica, che ha messo in gioco una fortissima volontà di cambiamento, ha saputo rilanciare sogni e bisogni di questa città, da tempo frustrati, in una prospettiva solidale ed affettuosa.

Volontà di cambiamento, desiderio di partecipazione ed inclusione: questo il segnale che esce con chiarezza dalle urne milanesi e che il sindaco Giuliano Pisapia avrà l’impegnativo compito di rappresentare. Questa la cifra che secondo noi dovrà caratterizzare la nuova amministrazione.

Pisapia è stato circondato da un sostegno forte, ampio, visibile e trasversale. Costruito, come si dice, dal basso, con un senso di appartenenza alla città. Con passione civile, competenze e tanto volontariato.

Anche Fiab Ciclobby si unisce al saluto al nuovo sindaco.

Da ora comincia il momento del lavoro concreto, delle molte cose da fare, piccole e grandi.

E le aspettative sono altissime, in tutti gli ambiti di intervento.

Molti segnali non possono passare inosservati. Fra questi ci piace citare La Volata, una pedalata spontanea che, organizzata da alcuni amici e diffusa in rete attraverso Facebook per sostenere il candidato sindaco, ha visto la partecipazione martedì 24 maggio di migliaia di persone in bici, dal Duomo all’Arco della Pace, senza vessilli di partito né uffici stampa al seguito. Cinquemila ciclisti, secondo alcuni anche qualche migliaio in più. Una partecipazione così era sconosciuta alla nostra città, anche se non ha fatto notizia sui media.

Ricordiamo allora, sui temi a noi cari, quel che abbiamo già detto più volte.

La sfida inizia dalla visione e dalla volontà politica: se si vuole una città per le persone, e non per le auto, la bici è parte della soluzione, non del problema. Per questo la bicicletta dovrà essere innanzitutto considerata con rispetto. Pensata come una risorsa, non come un accessorio. E curata fra le priorità e con il senso dell’urgenza. Per l’intera durata del mandato.

Pisapia sa che sui modelli sostenibili, sulla mobilità dolce, e quindi anche sulla ciclabilità, si giocherà una fetta importante della sua azione di governo e della sua credibilità.

Le molte centinaia di biciclette presenti anche ieri sera in piazza Duomo e dintorni sono testimonianza autentica e palpabile di questo desiderio di novità.

Saranno anche scelte impegnative e talvolta difficili.

Noi faremo la nostra parte, come sempre, con spirito costruttivo.

Caro sindaco, buon lavoro.

Non sarai solo.

Eugenio Galli (presidente Fiab CICLOBBY)

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